Galoppo. Un-due di Hamdan Al Maktoum nelle Oaks inglesi
EPSOM. Nello splendido contenitore delle Oaks nella memoria di Sir Henry Cecil, l’amalgama di una fantastica serie d’ingredienti. Grazie alla straordinaria perfomances di Taghrooda, la prima vincitrice classica per il padre Sea The Stars, Sheikh Hamdan Al Maktoum torna a conquistare con uno splendido en plein, la gara che lui stesso ha sempre dichiarato di amare maggiormente. Nove anni più tardi il successo conquistato da Eswarah, il magnate emiro ha piazzato entrambe le sue rappresentanti partecipanti alla gara ai primi due posti della prova in rosa.
E’ il trionfo di un intero staff, come ha sottolineato nel dopo gara Paul Hanagan, jockey alla sua prima vittoria nel derby al femminile, la cui dedica a John Hills, recentemente scomparso alla giovane età di 52 anni, si unisce alle lacrime e alla gioia contemporanea del fratello Richard, che proprio in sella a Eswarah, conquistò per Hamdan l’ultima affermazione nelle Oaks. Si tratta del primo sigillo anche per lo straordinario John Gosden, allenatore in un momento di forma davvero maiuscolo, che dopo il secondo posto conquistato da The Fugue nel 2012, è riuscito a mettere il primo fiore all’occhiello in questa prova nella sua lunga lista di successi.
Sheikh Hamdan non ha mai lesinato riserve per la sua rappresentante, fino da yearling ha sempre creduto in questa bellissima nipote di Saddler’s Wells, chiedendo al suo trainer di seguirla con la dovuta attenzione. La vittoria nelle Oaks legittima tutta la bontà di quanto visto nelle due vittoriose prove ottenute in carriera, ultima delle quali la devastante passeggiata nelle Pretty Polly di Newmarket, fino all’assunto potente nelle odierne Oaks, che ha spazzato via le coetanee senza nessuna discussione. Il secondo posto era appannaggio della compagna di colori, training irlandese di Dermot Weld, Tarfasha, ottima vincitrice delle Blu Wind di Naas.
Coraggiosa e meritevole di menzione la galoppata in avanti della ‘Cumani’ Volume, gestita con grande energia da Richard Hughes, oscar della sfortuna per una conduzione non del tutto azzeccata da parte di Jamie Spencer per Inchila, andata ad infrangersi dove il buco, in questo tipo di gare non lo puoi mai trovare. Da rivedere anche Ihtimal, la Godolphin di Saeed Bin Suroor partita da molto lontano per una chiusa dignitosa avanti all’attesa e deludente Coolmore Marvellous.
Il jockey vincitore Paul Hanagan dichiarava nel dopo gara: “E’ una vittoria di tutto il team che dedichiamo a John Hills, che per noi è sempre stato molto importante all’interno del gruppo.” Trainer John Gosden commentava: “Un grande sollievo a livello personale dopo il secondo posto di The Fugue. E’ stata una gara regolare, ha fatto valere tutta la sua potenza e la grande classe e Paul ha saputo da subito prendere una posizione importante. E’ un’ottima cavalla ed abbiamo pensato sempre bene su di essa. Vincere qui poi ha sempre un sapore del tutto particolare.”