Fieracavalli, Umberto Bossi al talk show sull'ippica
L'ARRIVO di Umberto Bossi è stata la grande sorpresa del talk show intitolato "Ippica, anno zero" e organizzato dal quotidiano Libero a Verona nell'ambito della penultima giornata di Fieracavalli. "El senatur" era accompagnato dal sindaco di Verona Flavio Tosi e da alcuni parlamentari della Lega. Nel padiglione dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine è stato accolto dal ministro dell'agricoltura Luca Zaia e da Vittorio Feltri, direttore del giornale milanese (decisamente bizzarri i suoi calzini variopinti....). Ha rivolto poche parole di ringraziamento e di saluto e ha affermato di considerare l'ippica importante soprattutto perchè parte integrante dell'agricoltura.
Il talk show, registrato in diretta per Unire Tv, è stato condotto da Matteo Muccichini (e non da Antonio Terraneo).Oltre a Zaia e a Feltri, ha visto in prima linea tutti i personaggi più rappresentativi del mondo delle corse dei cavalli:. da Goffredo Sottile presidente dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine ai membri del Comitato di Crisi, che nell'ultimo periodo sono stati padroni della scena sia con le manifestazioni di protesta (tra cui il presidio del Mipaaf) sia con gli interventi attuati presso la classe politica per scongiurare la morte dell'Ippica (quella con la maiuscola).
Zaia, Feltri, Sottile e gli altri oratori hanno, nella sostanza, ripetuto i concetti già espressi in mille altre occasioni:
- l'emendamento salvaippica (un contributo di 25 milioni.per il montepremi 2008 e la percentuale dello 0,70 sui proventi delle slot machines per il futuro) è solo all'inizio del suo iter parlamentare; è stato approvato alla Camera ma il cammino è lungo e non facile dato, per esempio, che i concessionari delle "macchinette" non accettano che il provento pro-ippica sia a loro danno e non a danno dell'AAMS;
- l'emendamento, o meglio la garanzia del montepremi, è solo il pimo passo per la rifondazione dell'Ippica Italiana, che deve partire da un progetto industriale ben fatto e da tuti condiviso;
- è fondamentale ridurre le corse nel 2009 (23.000 nell'anno 2007);
- è fondamentale ammodernare e riorganizzare gli ippodromi, anche in base al loro valore tecnico e alla loro importanza in termini economici;
- è fondamentale migliorare la qualità delle corse e dei cavalli.
Maurizio Ughi, presidente della Snai, ha affermato che la sua società non ha alcuna intenzione di lasciare le scommesse ippiche, cui Snai deve la sua fortuna e i suoi sviluppi, ma ha ammonito che un effettivo rilancio delle corse di galoppo e di trotto non può prescindere dalla comunicazione, con ciò intendendo un'ampia azione promozionale soprattutto con i media televisivi.Giovanni Maggi, rappresentante della Sisal, non ha mancato di riilevare che un colpo durissimo è stato inferto all'ippica nel momento in cui l'accettazione della scommessa Tris è stata tolta alle 13.000 ricev itorie della Sisal sparse sul territorio nazionale.
In contemporanea al talk show si sono svolte le prime corse delle matinées di trotto a Bologna e a Palermo, che hanno segnato la ripresa ufficiale dell'attività sugli ippodromi dopo 31 giorni di sciopero totale. La buona volontà non manca, speriamo che la rinascita dell'Ippica (sempre quella con la maiuscola) diventi presto realtà.