Elitlopp francese con Hohneck e il capolavoro di Gelormini
SOLVALLA. L'Elitlopp è la grande festa popolare del trotto in Svezia. C'è l'affetto di una Nazione del nord Europa per il cavallo, una pista splendida, con le sue pendenze, la tecnica che fa di questa competizione un campionato mondiale sul miglio e un giorno speciale all'ippodromo di Solvalla, la musica, gli applausi del pubblico ai protagonisti, le premiazioni e le interviste tanto che sembra di essere nell'atmosfera di un Festival del Cinema.
Qui la grande ippica celebra il suo rito e le notizie che arrivano da questa domenica 28 maggio è che la Francia vince per il secondo anno consecutivo la corsa d'élite scandinava. L'anno scorso aveva trionfato Etonnant, quest'anno le note della marsigliese sono risuonate grazie a Hohneck. Il secondo strillo da titolo è che nel winner circle di Solvalla c'è un driver italiano, Gabriele Gelormini. Che qui scrive la pagina più luminosa della sua carriera con un'interpretazione esemplare in finale, freddezza e perfetta lettura tattica della corsa. Il ragazzo di Torino si merita questo successo.
In questi anni lo abbiamo visto scalare il vertice ed esaltare il proprio talento a suon di lavoro, di serietà, i valori trasmessi da papà Bruno fin dai tempi delle scuderie di Vinovo, l'apprendistato familiare che scorreva su due binari, la vita e il lavoro con i cavalli.
Ragazzo umile, Gabriele a quindici anni è partito per la Francia, si è dovuto adattare nelle retrovie della provincia, lontano dalle copertine. La sua sfida era di farsi da solo, di cercare di migliorarsi fin quando il suo talento avrebbe avuto un'occasione di esprimersi. L'approdo a scuderie di miglior livello. Se hai tempo di aspettare spesso dal fondo della carovana s'iniziano a scrivere le storie dove l'anima incontra la bellezza, dove la sconfitta ha già dentro i semi di un trionfo a venire.
Ecco che un guru del trotto transalpino Philippe Allaire individua in Gelormini il driver giusto per guidare in una corsa di gruppo 1 il suo Hohneck, un cavallo che a Grosbois e a Vincennes tutti ritengono forte ma non buono per vincere ad alto livello.
Ieri a Stoccolma tutti i puntini si sono uniti, Hohneck è stato il migliore e Gabriele Gelormini il quarto driver italiano a vincere l'Elitlopp dopo Sergio Brighenti, Giancarlo Baldi e Giampaolo Minnucci anche se noi vogliamo qui aggiungere che il guidatore italiano più internazionale è stato Walter Baroncini, l'indimenticabile 'Mago' che veniva ingaggiato dalle grandi scuderie francesi per vincere le loro grandi corse.
San Moteur, il beniamino degli svedesi, è giunto secondo precedendo di qualche centimetro l'altro francese Go On Boy. Solo sesto Vivid Wise As, penalizzato dalle scelte tattiche di Matthieu Abrivard, che ha anche subito un anticipo da penultimo.
In batteria era andato fuori Vernissage Grif, il cui fragile equilibrio nervoso era stato 'devastato' già nei preliminari dal baccano attorno a lui, musica a tutto volume, cori e applausi da parte del pubblico. Non è questo il contesto ideale per il grande sauro che, siamo sicuri, avrà occasione nella stagione di entusiasmarci ancora.
Eravamo anche noi di cavallo 2000 presenti a Solvalla con il nostro Giulio Ravenna che ha confezionato uno splendido racconto per immagini del quale vi regaliamo lo scatto che immortala il dopo corsa con il giusto tributo al cavallo vincitore e al driver Gabriele Gelormini. Una giornata bella da seguire anche televisivamente in Italia con la diretta degli inviati a Stoccolma e le appassionanti cronache del bravo Mirko Frati, ritmo e ottima proprietà di linguaggio per una narrazione coinvolgente.