Crisi dell'ippica: la Sicilia torna
alla carica per la liberalizzazione
LE CATEGORIE ippiche siciliane del galoppo e del trotto - è detto in un comunicato - che operano, presso gli ippodromi di Palermo e Siracusa, comunicano la sospensione dello stato di agitazione e la conseguente regolare ripresa delle corse a far data dal giorno 11 febbraio.L'ippica siciliana ha aderito, con spirito di solidarietà pur consapevole dei gravi danni economici che subiva, alla protesta nazionale astenendosi dal dichiarare cavalli partenti, per contribuire ad una riforma organica del settore che dovrebbe garantire risorse adeguate ed equamente distribuite.
Il Parlamento Nazionale, nonostante l'impegno di alcuni deputati e senatori, non ha ancora adottato provvedimenti e rinvia nel tempo la riforma del comparto. Tra l'altro le soluzioni prospettate non appaiano in linea con i principi di liberalizzazione del settore che garantirebbero risorse strutturali e valorizzazione delle attività imprenditoriali.
Il Progetto - prosegue il comunicato - del Ministro delle politiche agricole, come esposto nel comunicato del 09 c.m., non garantisce risorse reali, mantiene la struttura di “governo del settore”, non riduce il “nocciolo duro” di costi insostenibili (Unire lab, controllo delle corse e disciplina) e rinuncia alla liberalizzazione del settore.
Ciò nonostante, continuare "sine die" il blocco delle corse in attesa di soluzioni dai contenuti incerti è autolesionistico. Le rivendicazioni per il superamento dei gravi problemi del settore devono continuare con determinazione in tutte le sedi competenti e supportate con modi di protesta che non compromettono irrimediabilmente il futuro dell'ippica italiana.
Si ha la consapevolezza che i tagli al montepremi previsti nel 2012 dall'ASSI non sono sostenibili ma si è, pure, certi che gli effetti dello "sciopero" a tempo indeterminato ridurranno ulteriormente le esigue risorse non consentendo, poi, la sopravvivenza del settore anche in presenza di qualsiasi progetto di rilancio.
Le categorie ippiche Siciliane ritengono che il percorso intrapreso dall'Associazione Ippica Siciliana con la Regione Sicilia potrà attenuare gli effetti dell'attuale crisi, garantire una equa distribuzione delle risorse, - attualmente l'ippica siciliana riceve molto meno di quello che produce - e, soprattutto, avviare un innovativo progetto di sviluppo del settore.
Fermo restando - conclude il comunicato - che, nell’immediato, si intraprenderà ogni legittima azione, in tutte le opportune sedi, al fine di ottenere un montepremi proporzionale alle risorse prodotte nella Regione.





















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