CAPANNELLE Il coraggio di HippoGroup
Con gli ostacoli Capannelle ha chiuso nel 2013, quando il percorso all’interno delle storiche piste di galoppo venne utilizzato per la realizzazione dell’anello del trotto, rimasto senza casa a Roma. Quella di superare le barriere con coraggio è rimasta però una caratteristica del dna di HippoGroup e del suo direttore capitolino Elio Pautasso.
Con uno sprezzo delle difficoltà degno della migliore attenzione, il tradizionale gestore dell’impianto di Via Appia stavolta si è lanciato in un salto nel buio che meriterebbe applausi a scena aperta da parte dell’ippica italiana.
Il Comune di Roma, proprietario di Capannelle, ce l’ha messa tutta per ostacolare il ritorno di galoppo e trotto nella Capitale nel 2025, compreso l'aumento del canone, triplicato rispetto a quanto richiesto alla concorrenza, e all’azzeramento dell’attività di bar e ristorazione, oltre alla richiesta per vie legali di esorbitanti arretrati.
Nei prossimi giorni l’ippica tornerà a disputarsi a Roma, sede di entrambi i Derby, pur se dal Ministero competente ancora non si sa come e quanto verrà aiutata a ripartire.
Questo grazie al coraggio di HippoGroup quando nessun altro imprenditore, se non in vena di suicidio assistito, avrebbe affrontato una tale situazione.
D’altronde l’alternativa sarebbe stata la chiusura, nella storia dell’Urbe, del quarto ippodromo, dopo il Campo Corse Parioli nel 1928, Villa Glori nel 1959 e Tor di Valle nel 2012. Uno smacco per la Città unica al mondo per i suoi monumenti equestri, primo fra tutti quello di Marco Aurelio. Proprio sotto le finestre del Campidoglio