Brgadier Gerard ultimo eroe romantico
Ah…. Il “Brigadiere” eroe di una generazione, la nostra, amatissimo campione capace di andare , per classe, oltre la soglia. Perché abbiamo adorato Brigadier Gerard? Perché rappresentava per ciascun appassionato il sogno possibile e non precluso. Lo aveva infatti allevato e lo possedeva John Hislop che era il direttore di British Racehorse il bimestrale più chic , glamour e ovviamente molto tecnico , edito in quegli anni. Un personaggio nel quale ognuno di noi poteva rispecchiarsi, due max tre fattrici , molta cultura come retroterra, espressione di un Turf, inglese ed europeo, che ancora non aveva dovuto fronteggiare la globalizzazione che prese il via solo dalla metà degli anni 70.
Negli anni 60 c’era stata la sfida americana ma era quantitativamente limitata pur se qualitativamente eccelsa…. Nijinsky, Mill Reef, Gyr, Sir Ivor… Proprietari selezionati e cresciuti con i fondamentali appresi dal contesto ippico anglosassone. Erano gli Enghelard, i Mellon, i Guest e poi anche Bunker Hunt. Soprattutto, quello che oggi è il Coolmore , espressione in ogni caso del Turf colto europeo, era allora Robert Sangster insieme a Vincent O’ Brien , il primo grande trainer mercuriano di scuola anglosassone, la cui eccelsa competenza e preveggenza lo portò a pronunciare la famosa frase che vale sentenza della Cassazione … -“ Esistono i figli di Northern Dancer e poi gli altri cavalli…”.
Ecco, il Brigadiere fu la splendida risposta della vecchia scuola inglese e , probabilmente, non sarebbe potuto venire al mondo anche soltanto cinque anni dopo o qualcuno di più poiché coloro che rappresentavano quella fascia di cultura che affondava le proprie radici nel cuore della tradizione del galoppo inglese lentamente avrebbe lasciato il posto al turf universale che oggi viviamo.
Hislop dopo i successi del Brigadiere scrisse anche un libro per spiegarci che lo aveva studiato e concepito tesianamente, diciamo, e poiché editato dopo e non prima ,un minimo di dubbio lo ha lasciato nella mente degli appassionati. Hislop appoggiava le sue due o tre fattrici presso un allevamento di Newmarket e si serviva praticamente sempre di stalloni nel raggio di pochi chilometri. Esattamente come fece quando inviò La Paiva, undicenne e acquistata per 500 sterline, a piedi di fatto, nel 1967 nello Stud dove funzionava a non molte sterline Queen’s Hussar che non era esattamente Galileo o Frankel o Dubawi. Era stato però un buon miler a bersaglio nelle Lockinge e nelle Sussex, gruppi uno anche se allora non esistevano le pattern.
In razza , insieme ad un certo numero di onesti galoppatori riuscì nella impresa di generare due fuoriclasse appunto Brigadier Gerard e poi Highclere . Da noi fu il padre del più che buono Persigny, Antonio Rosati Colarieti che , in quel periodo, aveva come prezioso consulente quel genio di Enrico Arcari.
Il fatto curioso è che il nome di Queen’s Hussar resta nella storia del Turf non per l’immenso Brigadiere , purtroppo fallimentare in razza, ma proprio per Highclere, colori adorati di Sua Maestà, che vinse le Ghinee ed in quel pomeriggio a Newmarket anche noi che avevamo riversato la nostra fiducia in Poligamy, seconda sul palo, come tutti lanciammo al cielo il nostro prezioso cappello appena acquistato da Gibson perché la Regina è la Regina!
Pensate a che concentrato di immensa cultura ippica rappresentava quell’arrivo , solo riferendoci ai due trainers : Dick Hern e Noel Murless, la sublimazione assoluta. Highclere oltre alle Ghinee fece suo anche il Diane e fu runner up di Dahlia nelle King George tutte rosa. Highclere è nella storia perché è la madre di Height of Fashion ( Fillie’s Mile) a sua volta capace di generare Nashwan, Unfuwain, Nayef, Mukddaam , Alwasmi.
La sezione materna del Brigadiere inizia con La Paiva , una Prince Chevalier allora significativo, senza esiti in pista e con produzione nella norma. Idem Brazen Molly, dall’oscuro Horus, non significativa in pista e tutto sommato nella sua produzione. Insomma le prime due madri confermano il nostro assunto iniziale che ha scatenato l’amore per Brigadier Gerard : una come La Paiva avrebbe potuto essere anche nostra.
Situazione che non migliora di molto anche con la terza madre Molly Adare ( 1925) , in linea diretta, ma che , fnalmente diventa chic grazie alla quarta madre Molly Desmond , una Phalaris, seconda di Middle Park e laureata di Cheveley Park. La quinta madre è immensa , Pretty Polly, la Galopin che ha vinto tutto ad iniziare da Ghinee, Oaks e St Leger ma era del 1901. Anche chi scrive potrebbe dire di avere Eva come quinta madre…
Insomma un retroterra genealogico al massimo nella media … Eppure… Un immenso Campione, altro che storie. Lo abbiamo amato tantissimo. Da due a quattro anni, 17 vittorie ed un secondo posto, dannazione , in una corsa stregata , quelle Benson in cui Braulio Baeza, fatto venire dagli States da O’Brien, frusta al collo costrinse Roberto ad un feroce impegno , esiziale per il Brigadier. Un dolore terribile vederlo sconfitto Le vittorie , le vittorie sono quelle che contano, da 1000 a 2400 metri. A due anni le Middle Park e poi a tre, al rientro, quando non lo faceva ancora nessuno, le Ghinee, il capolavoro di Hern e di Joe Mercer. Annichilito Mille Reef, disperso il leader francese My Swallow. Su su fino al trionfo nelle King George a quattro anni per dimostrare la totale versatilità che deve essere peculiarità dei Fuoriclasse. Elenco che sembra un medagliere olimpico : due Champion, Sussex, Eclipse, St James, Goodwood Mile, Queen Eisabeth, Lockinge, Prince of Wales.
Per favore , alziamoci in piedi, standing ovation … caro immenso , indimenticabile e amatissimo “Brigadiere” …. Lo avremmo potuto allevare anche noi tutti… ma non lo abbiamo fatto. Grazie John Hislop….