Alberto "Caramella" Foà, musica al trotto
C'è un'ippica che guarda fuori dal ghetto e conquista e soddisfa appassionati, neofiti, sportivi e, in ultima analisi, "clienti".
E' quella che non vive di elemosine, record che lasciano il tempo -anzi, i tempi- che trovano ma vive, prima di tutto, di cavalli e bellezza, lontana anni luce dalla routine autoreferenziale e dall'immobilismo in cui, il settore -specialmente il trotto- si è chiuso da solo.
Un'ippica che è passione allo stato puro e, insieme, capacità di imprendere, investire, gestire e promuovere.
E' l'ippica, per esempio, di Massimo Pravettoni e della sua famiglia, dello staff che ne segue il centro equestre (trotto, ma anche equitazione, sella, passeggiate, scuola e, soprattutto, l'agriturismo guidato, in piena autonomia, dalla figlia Cinzia) Cascina del Poggio, a Lurago Marinone, tra Varese, Appiano Gentile e Como.
Una pista stupenda, strutture funzionali e ordinate, dove l'Ingegner Pravettoni fa base anche per la scuderia, affidata da sempre a Carlo Belladonna, triestino all'apparenza un po' burbero ma di cuore e professionista abilissimo, un vero "drago" con i cavalli e in particolare con i puledri.
Proprio la presenza di bambini e ragazzi per i corsi da sella e nelle vesti di cavalieri, ingentilisce e rinnova l'intero ambiente, selezionato nell'ottica del benessere e della qualità per cavalli e persone dal titolare, ex gd del trotto, proprietario e allevatore, appunto, dei "Prav", sigla sempre più apprezzata a suon di risultati.
E, a proposito, di suoni, l'Ingegnere e la figlia Cinzia, la sera di sabato 25 settembre ospiteranno una tappa del "Basta unire i puntini tour", ovvero lo splendido concerto di Alberto "Caramella" Foà, a sua volta ippico a 360° sempre disponibile per iniziative come questa o come il circuito ippico-benefico delle Stelle.
Alberto, autore e paroliere da 40 anni, si è lasciato convincere solo adesso a realizzare un album da interprete delle proprie canzoni e il successo, di pubblico e critica è stato clamoroso e per certi versi, non ce ne voglia, inaspettato perché distante dalle logiche e dalle "mode" moderne del cosiddetto mercato discografico e dalla musica liquida, con un disco, confezionato dalla Engine Records "a forma di disco" interamente suonato, senza concessioni alle campionature e alle macchine, alla tecnologia esasperata che uniforma e omologa tutto e toglie l'anima -anche quella delle imprecisioni- e la creatività agli artisti.
Con lui, nel concerto al Poggio, si esibiranno musicisti straordinari, a cominciare Lele Battista (piano e tastiere) che insieme a Massimo Germini del disco "Basta unire i puntini" è stato anche produttore artistico per proseguire con la giovane violinista-modella Dafne Apollonio, dall'altrettanto giovane Livio Ponta alla batteria e per finire con i fratelli Ferrara (Carlo e Giovanna, il primo al basso e alla chitarra acustica, la seconda ai cori) e con Antonio Palatucci all'elettrica.
Lo spettacolo avrà inizio alle 20 e 30 al termine della deliziosa cena in agriturismo e il costo complessivo, con obbligo di prenotazione al 3466288129, è di 25 euro.
Dice il cantautore: "Sono davvero contento di cantare in un posto a misura di uomo, donna, bambini e, soprattutto, cavalli. Meglio di qualsiasi teatro, una situazione speciale e magica in assoluto e figuriamoci per me, che i cavalli li vivo e li amo fino a non poterne fare a meno. Sono poesia in movimento, arte viva, appunto, con testa, cuore, carattere, scelte, gioie e dolori, sorrisi, fiducia, empatia"...
La cena prima del concerto ma, prima della cena, alcune bellissime sfide di trotto amatoriale, rigorosamente senza frusta.
Cavalli, bellezza, buona tavola (i formaggi del Poggio stanno al palato come gli Amerique di Varenne per gli appassionati italiani al mondo e buona musica, d'autore.E di "cavallaro"...