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CAGNES SUR MER. L'hyppodrome de la Còte d'Azur venerdì pomeriggio, con inizio alle 17.30, lancia il suo convegno di gala. Al centro, programmato per le 20.30, il Gruppo 2 inserito nel circuito Uet Master Series, il Grand Prix du Departement, prova sul miglio dotata di 180 mila euro. L'Internazionale di Cagnes sur Mer è molto ben riuscito, in un campo di 12 partenti.
Paris-Turf nell'edizione di giovedì annuncia in Un Mec d'Heriprè, guidato da Jean Michel Bazire per Fabrice Souloy, l'attesa étoile della corsa. Il gruppo 2 nizzardo si colora di azzurro Italia per la presenza di un quartetto di trottatori indigeni, capeggiati da quel Pascià Lest, facoltoso erede di Varenne...PARIGI. Sono diciotto domenica nel Prix de Cornulier, il mondiale al montato che tiene banco a Vincennes sette giorni prima dell'Amérique. Partecipazione italiana di Olmo Holz, non male nel Prix du Calvados, quando ha corso all'attacco pagando negli ultimi 200 metri. Tiego d'Etang è favorito della prova in quanto un habituè di questa corsa, quarto, secondo e ancor secondo l'anno scorso, malamente battuto nel finale da Roxanne Grif, la reine che ha passato la mano. Ultimo lavoro a Grosbois brillante di Tiego ma al sulky ma dubbi su un cavallo uscito dai radar, da tempo assente dai confronti di vertice. Così gli osservatori parlano di una corsa...
ROMA. Sulla strada ancora lunga che porta all’Amerique del 31 gennaio, Moses Rob a vincennes è stato protagonista di un’eccellente prestazione nella seconda delle quattro “B” di preparazione. Recente vincitore del milanese Nazioni, l’indigeno allenato da Salvatore Carro per la Scuderia Sole che Sorgi ha chiuso al posto d’onore nel Prix de Bourbonnais (gruppo 2, 120.000 euro, m. 2850), battuto soltanto dal favorito Un Mec d’Heripre (nella foto Geny). Rimasto costantemente in corsia esterna nella terzultima pariglia del gruppo tirato appunto da Un Mec d’Heripre, presto passato al comando, Moses Rob è stato il primo a tentare l’avanzata...
Il Prix Renè Balliere della domenica di Vincennes ha visto il trionfo di Voltiguer de Myrt, il secondo dell'Amérique, il campione allenato da Roberto Donati e guidato da Gabriele Gelormini. Un successo nitido, da cavallo superiore, che ripaga il francese dalla sfortuna avuta nella campagna di Scandinavia, dove solo il sorteggio avverso gli ha impedito di dominare. Pulito nell'azione, veloce sin dal via, Voltiguer ha preceduto sul palo Akim du Cap Vert, a media di 1.10.3 sui 2100 metri...
PARIGI. Facile alla meta Up and Quick nel Paris, che conferma il titolo nella maratona che completava la Triplice Corona di Vincennes. L'allievo di Franck Leblanc si afferma con chiara superiorità ed è tonico, reattivo, quando il suo driver Jean-Michel Bazire attacca ai meno 600. Fino a quel punto la leadership della competizione aveva visto alternarsi diversi concorrenti, secondo il clichè tattico tipico delle corse di trotto francesi. Anche Olmo Holz, per il cinquanta per cento ancora di proprietà italiana, si era portato in vedetta davanti alla grande tribuna...
Trotto a Parigi. Domenica la telecronaca diretta del Prix d'Amérique (m. 2700 alla pari) andrà in onda su Rai Sport 1. Collegamento con l'ippodromo di Vincennes dalle ore 16 alle ore 16.40. Telecronista Claudio Icardi. Il trotto italiano è pressente con Napoleon Bar, Linda di Casei e Olmo Holz. Il campo dei partenti
1 VULCAIN DE VANDEL M6 F. Nivard
2 TUMBLE DUST M5 J. Verbeeck
3 VOLTIGEUR DE MYRT M6 G. Gelormini
4 SOLVATO M6 O. Kihlstrom...CAGNES. E' sventolato il tricolore sul bel pomeriggio di corse, nel tepore della Costa Azzurra, all'ippodromo nizzardo di Cagnes sur Mer. Nel ben dotato - 150 mila euro - internazionale sulla lunga distanza, il Prix de la Còte d'Azur, ha vinto Olmo Holz, figlio di Uronometro che dopo carriera italiana è passato da anziano al training di Vincens Martens. Guidato da un ispirato Christophe Martens, l'indigeno, che si avviava al paletto dei 2950 metri, con uno scomodo numero 17 e rendendo venticinque metri allo start, ha recuperato in fretta la penalità e sulla lunga dritta finale è apparso ben presto padrone della situazione, tanto che Martens in sediolo poteva permettersi il lusso di levare il frustino al cielo...
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