Ufficiale: il montepremi dell'ippica cala dell'11%
IL MONTEPREMI 2008 delle corse di trotto e di galoppo cala dell’11 per cento. L’annuncio ufficiale è venuto da Goffredo Sottile, presidente dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine, nella conferenza stampa che si è tenuta la sera di giovedì 31 luglio a Roma nella sede dell’Ente. Il calo è calcolato su base annua. Il che significa che a partire dal primo agosto i premi al traguardo subiranno tagli molto vistosi, in una forbice che va dal 20 al 25 per cento.
Le chiacchiere stanno a zero. Le scommesse sulle corse dei cavalli registrano un trend fortemente negativo, a compensare il quale non sono bastati l’apertura dei nuovi corner per l’accettazione del gioco voluti dalla legge Bersani (corner non ancora a pieno regime) e l’inflazione delle corse Tris giornaliere ritenuta un toccasana dall’Azienda Autonoma Monopoli di Stato (ma per noi è quanto meno dannosa e controproducente). Fatto sta che l’Unire si è trovata con un “buco” di 23 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno. In proiezione, l’ammanco rischia di essere di 40 milioni di euro alla fine del 2008 per cui il taglio dei soldi da mettere a disposizione dei proprietari, degli allevatori e dei lavoratori in genere è diventato inevitabile e improcrastinabile. L’Unire, operando tra le pieghe del suo bilancio e riducendo, per esempio, i compensi per i membri del Consiglio di Amministrazione, ha quantificato il deficit complessivo in 35 milioni di euro, fermo restando che tale cifra potrà essere riveduta e corretta in senso positivo se i nuovi corner daranno i risultati sperati e se le nuove scommesse V7 e V6 riscuoteranno il gradimento del grosso pubblico.
La palla adesso passa agli ippodromi. L’Unire comunicherà a ognuno di loro l’ammontare del montepremi residuo per i cinque mesi agosto-dicembre. Ogni ippodromo dovrà regolarsi di conseguenza riducendo il numero delle giornate di corse o il numero delle corse per giornata, considerando che non sono in discussione le cosiddette “matinées”, che non si potrà toccare il montepremi dei gran premi e che ogni riunione dovrà avere un montepremi minimo di 30.000 euro.
Il presidente Sottile ha parlato a lungo e si è soffermato soprattutto sul lavoro di “rifondazione” dell’Unire (e quindi dell’ippica) affrontato dal Consiglio da lui presieduto. Tanto per dirne una, attualmente all’Unire lavorano 180 persone contro le 260 dell’organico ottimale.
Le gestioni commissariali indubbiamente sono stati micidiali. In più, è sotto gli occhi di tutti che non sono idilliaci i rapporti tra l’Unire e il Mipaf, ministero vigilante, tanto che il ministro dell’agricoltura Zaia, in un primo tempo intenzionato a commissariare nuovamente l’Ente, continua a ignorarne l’esistenza. Difficilissimo e ridotto all’osso è anche il dialogo con l’Aams (ministero dell’economia e delle finanze), se è vero come è vero che nella V7 e nella V6 solo il 50 per cento andrà al montepremi. Le nuove scommesse saranno battute in partenza sul piano concorrenziale con tutti gli altri giochi.
La strada dell’Unire e dell’ippica è paurosamente in salita. Unico conforto per gli addetti ai lavori è sapere che il nuovo CdA dell’Unire ce la mette davvero tutta (significative, a tal proposito, le deleghe date dal presidente ai vari consiglieri per la gestione dei grandi problemi del settore).