Salto ostacoli al Global, pomeriggio da dimenticare per gli azzurri
Quando la sua biga superava in testa per la settima volta l’obelisco in fondo alla spina (quello egizio che ora è al centro di Piazza del Popolo) Publio Elio Calpurniano detto Gutta (Goccia, per il poco peso) sapeva di aver vinto la sua ennesima corsa nel Circo Massimo. Ne mise in fila oltre 2 mila - con cavalli famosi come Oceano, Danao e Silvano - e guadagnò una fortuna. Si fece costruire una tomba nei pressi della Porta Flaminia il primo secolo d.C. che, dopo 700 anni, era ancora in piedi. Poi quelle lastre di travertino istoriate da figure di cavalli vennero utilizzate per le fondamenta delle torri laterali della Porta del Popolo oderna. Recuperate nel 1877 sono adesso sul Campidoglio, nel giardino di Villa Caffarelli.
Il cavaliere britannico Adam Botham deve aver letto questa storia, cercando di imitare i successi di Gutta, perchè dopo le due vittorie di ieri, anche stamattina ha centrato - al Circo Massimo - la gara di apertura della seconda giornata della tappa romana (la 7.ma da quando la “creatura” di Jan Tops è approdata nell’Urbe e la 13.ma del circuito 2022) del 16° Longines Global Champions Tour di salto ostacoli. Una 2 stelle a tempo di ottimo livello (12 ostacoli a 1,40, con 14 salti, 4500 euro di montepremi, 32 concorrenti) che Bothan, ippico di Stratford, ha dominato al solito con il suo giovane sauro tedesco di 8 anni Ebanking, 0 penalità e 60.09 di kronos. A 2”53 e percorso netto, quarto il carabiniere Roberto Previtali su Come in Semilly, stallone grigio decenne francese figlio del celebre razzatore transalpino Diamant de Semilly scomparso nel 2021. Quinto Paolo Paini (0 - 63,64) con la baia italiana di 8 anni Japonica di Ca’ San Giorgio, allevamento e proprietà di Stefania Chittolini.
Proseguendo il trend poco positivo di ieri (nessun italiano al primo posto nelle 6 gare) il secondo e il terzo impegno a tempo 2 stelle di oggi hanno visto vincere rispettivamente un binomio britannico ed uno belga. Il morello undicenne olandese Galerius (altro figlio del prolifico Diamant de Semilly) con in sella Izak Ketteridge ha siglato un percorso (12 ostacoli da 1,30 con 14 salti, 3500 montepremi, 36 concorrenti) con 0 penalità e 54,06 cronometrici. Dopo la piazza d’onore di Damocles From Second Life Z (fratellastro belga del vincitore con sopra la ceca Sara Vingralkova), terze la baia tredicenne olandesse Erotika e la lombarda Beatrice Bacchetta (già ieri entrambe sul gradino più basso del podio) a 0 penalità ma 60.79 di tempo.La nera undicenne olandese Gerenia, con percorso netto e 57,50 di kronos, faceva vincere al suo cavaliere/proprietario belga Kasper de Boeck l’ultima gara 2 stelle (12 ostacoli a 1,15 con 13 salti, 2000 euro montepremi, 15 concorrenti) con al 5° posto il romano di Trigoria (allievo di Marco Sassara) Christiano Di Caprio sulla baia francese di 14 anni Upsylone Paradise (0 - 65,92).
Dopo le gare di seconda fascia, i premi a 2 stelle del mattino, nel pomeriggio si sono disputate le gare clou della giornata, quelle a 5 stelle con la partecipazione dei migliori cavalli, amazzoni e cavalieri internazionali. Prima una Competizione a Tempo (valida per la classifica per team) caratterizzata da un percorso (disegnato da Uliano Vezzani, chef-de.piste del Global) irto di difficoltà (13 ostacoli da 1,55 con 16 salti, 96 mila euro di montepremi, 51 concorrenti) che i quattro binomi azzurri FISE - Chalou in sella Emanuele Gaudiano, Ballantine di Villagana/Giacomo Casadei, Quite Ballou/Francesco Turturiello, Naiade d’Elsendam Z/Piergiorgio Bucci - poco digerivano, rimediando (nell’ordine) 4, 16, 16, 8 penalità che mettevano ai piedi della classifica Casadei (47°), Turturiello (48°) e Bucci (39°). L’unico ad affrontarlo coraggiosamente ventre a terra era il carabiniere Gaudiano, olimpico a Rio 2016 e Tokio 2021, che lanciava il suo sauro tredicenne sugli ostacoli, forte anche dell’esperienza del figlio di Chacco Blue, elemento di punta della nutrita cavalleria che ora il trentaseienne materano sta riportando in Lombardia dalla Germania. Purtroppo uno degli ultimi salti, quello alla riviera, lo tradiva, facendo inbufalire papà Gaudiano nella tribunetta. Comunque, piazzatosi 24° in chiusura, il suo tempo (67,50) era il migliore dopo quello dei vincitori francesi (65,84) la baia decenne Caracole de la Roque con in sella Julien Epaillard, 22.mi agli ultimi Mondiali individuali di Herning, Danimarca, il 14 agosto.
A chiusura della giornata l’atteso, anche per la dotazione, Gran Premio Città di Roma (13 ostacoli da 1,60 con 16 salti, 300 mila euro di montepremio) cui accedevano i migliori 34 cavalieri della gara precedente, molti con un cambio di cavallo. Gaudiano portava in campo il suo baio oscuro Crack Balou, hannoveriano di 10 anni, agile quanto acerbo e falloso fin dai primi due ostacoli. L’appuntato scelto dell’Arma concludeva 31° con 19 penalità una seconda giornata del Global ancora con gli italiani a bocca asciutta, come vittorie, dopo 12 gare. A vincere il Gran Premio era, al barrage, la coppia tedesca Mumbai (immancabile giovane figlio grigio di Diamant de Semilly) con Christian Kukuk, secondo l'oro individuale delle Olimpiadi di Tokyo 2021 il britannico Ban Maher con Faltic HB e terzo il brasiliano Marlon Modolo Zanotelli su Like a Diamond van het Schaeck, altro Diamant de Semilly.