Ostacoli. Milano ritrova il suo Grande Steeple
MILANO. Il Grande Steeple Chase di Milano torna nella sua casa di appartenenza dopo un lungo esilio durato ben sei anni, una ferita profonda nel settore degli ostacoli mal digerita da tutti gli operatori del settore, la cui assenza nel panorama National Hunt nostrano, ha rappresentato probabilmente il momento più profondo della crisi. Milano può adesso rivivere i fasti di un tempo iniziando una nuova fase tecnica, il suo look è ben diverso da quello mostrato le passate stagioni, via i fastidiosi cartelli arancioni che inneggiavano lo sponsor dell’ippodromo che poco si accostavano alla sua naturale bellezza, i percorsi sono ottimamente curati, si torna a correre in quel verde che ha sempre contraddistinto l’oasi di San Siro, ed in attesa che madre natura faccia il suo percorso, gli ostacoli posizionati lungo il tracciato emanano un fascino assolutamente particolare.
Il Grande Steeple Chase di Milano a metà degli anni 50 ha rappresentato l’occasione di un vero e proprio confronto internazionale tra i campioni italiani e quelli transalpini, costretti quest’ultimi ad inviare sul percorso meneghino, visto la alta qualità del tracciato, i suoi migliori rappresentanti. A metà del secolo scorso furono i francesi i grandi protagonisti di questa splendida manifestazione, come nel 1950 quando G.I.Joe si affermò con ben cinque lunghezze di vantaggio sui nostri portacolori, fermati allora da un terreno molto pesante. Ma in alcuni casi i nostri chaser ci hanno esaltato in maniera incredibile, quando il 20 Aprile del 1958, in un bellissimo pomeriggio di sole, con l’ippodromo gremito dal pubblico delle grandi occasioni, lo straordinario Sandrino Mattei portò al successo la grigia Augustine, una figlia di Antonio Canale, che s’impose correndo all’estrema attesa entrando in scena soltanto agli ultimi due ostacoli, dopo che l’indimen ticato Aegior, (tre volte vincitore del Merano) esauriva la sua spinta dal leader dopo che il francese L’Opereur sembrava aver chiuso il confronto a suo favore.
Per il jockey italiano fu un vero e proprio trionfo, grande rivale di un altro grande fantino da ostacoli italiano come Nello Coccia, osannato dal popolo milanese. Appassionante e, forse il piu' emozionante di tutta la storia del Grande Steeple Chase di Milano, fu l'epilogo dell'edizione 1952 riportata dal nostro campione Ermellino. Montato dal grande Murray,Ermellino aveva guadagnato una lunghezza abbondante sull’arrembante Alpha, e nonostante uno scarto improvviso riuscì a salvare il successo per una corta testa sul rivale che ad altrettanto distacco precedeva Noara. Un anno dopo alla ribalta salì un altro grande jockey nazionale da ostacoli, Armando Carangio che colse tutti di sorpresa con Babillarde. La grande corsa milanese in steeple collocata nel calendario tra il 20 e il 25 aprile fu frequentata tra gli anni Cinquanta e Settanta dai portacoli di Ettore Tagliabue, il turfmen monzese i cui purosangue indossavano una suggestiva casaque bianco nera a pois.
Nel 1960 quei colori trionfarono nel Grande Steeple con Noa Noa, apoteosi di un impegno notevolissimo di Tagliabue che in ogni edizione del grande evento ostacolistico milanese schierava sempre un suo portacolori e, talvolta, mandava sul green anche una coppia. Il pubblico di San Siro, competente, e spesso anche elegante come ci mostra un bellissimo video dell'Istituo Luce, rintracciabile sulla rete, e relativo proprio a quell'edizione del 1958 prima richiamata, spesso si innamorò di qualche ostacolista capace di trasmettere valori di coraggio e temperamento. Fu il caso di Flauto Magico, il portacolori della Mister G, che soffriva di tendinite. Nel 1978 fu protagonista di un grande recupero ma non arrivò in tempo a riprendere i leaders della competizione. Quel piazzamento a capo di una rincorsa generosa lo fece notare ai cultori della specialità così un boato salutò la sua vittoria nel 1979. Gli anni 80 si segnalano per una facilissima affermazione di un saltatore elegante come Prince Pamir per i colori storici della famiglia del Marchese Gugliemi, a cui fu dato meritatamente il Merano del 1982, dopo che Guidsun veniva squalificato per doping, che fece un autentico canter in quella sua esibizione sul probante 5000 di San Siro.
Il Grande Steeple Chase è uno scrigno ricco di diamanti, pieno di campioni, uomini e cavalli, che hanno scritto la storia dell'ostacolismo. In questo 25 aprile ritorna a disputarsi a Milano per scrivere ancora pagine bellissime e raccontarci grandi storie. La giornata di Venerdì 25 Aprile sarà denominata ‘green touch’ ed è ovviamente richiesta la presenza di indumenti e capi colorati verdi. L’edizione 2014 ovviamente non poteva raccogliere un numero esagerato di partenti, ma quello che conta maggiormente è che la finestra sia nuovamente riaperta, da dove passeranno i protagonisti del Giacomo Durini, con il vincitore Dar Said, secondo del Merano alle spalle di Alpha Two, pronto a dare la rivincita al compagno di allenamento Rajasthan, che a Merano lo scorso Ottobre vinse gli Steeple Chase d’Italia. Torna dopo due anni di assenza dalle pioste italiane Libitum, che nel 2012 fu grande protagonista con i successi nello Staffe D’Oro e nel Criterium di Primavera. Tenterà il grande salto di categoria Uni Light, vincitore a Milano di una periziata in steeple sui 3600 metri, Tallium e Ziannaba le grosse sorprese della corsa. Nella giornata da segnalare anche la Corsa in Siepi dei 4 anni, prova di gruppo due sui 3600 metri.