Omeopatia, ecco come può salvare i cavalli.
LA NEBULOSA è una nube interstellare di gas e polveri, il tipo oscuro talmente densa da bloccare la luce.Ecco questa è l’immagine che secondo me, più rende l’idea della confusione che regna sotto il termine omeopatia. Tutto ciò che è di origine naturale viene furbescamente chiamato omeopatico, dalle creme ai composti erboristici, dai dentifrici a prodotti da banco per il raffreddore o per il prurito..
Ma cos’è veramente l’omeopatia rimane un concetto “nebuloso”, sembra un qualcosa di palliativo, che provoca il risolino di sufficienza della scienza medica e dei colleghi, ma che mai può seriamente sostituire una cura antibiotica e cortisonica.
Ma allora il giuramento di Ippocrate?
Fin dall’antichità, il famoso medico Ippocrate enuncia due leggi terapeutiche: una per contrari e una per similitudine. La prima sostiene il metodo di operare “contro” la causa di malattia, quando essa è conosciuta (tolta la causa, tolgo l’effetto). La seconda, per SIMILITUDINE, aiuta il malato nella sua reazione alla malattia quando non è conosciuta la causa.
Al di là di queste differenze, due leggi implicano una diversa concezione della malattia: una meccanicistica e rivolta all’esterno che mira alla guarigione dell’organo interessato, l’altra DINAMICA rivolta all’interno dell’uomo o dell’ animale che considera l’individuo nella sua totalità. Dalla prima si avrà la medicina degli Anti : antidolorifico, antibiotico, antifebbrile, antidiarroico antistaminico, antispastico, antiallergico,antiemorragico, antimicotico, antiparassitario.. Dalla seconda avranno origine le medicine che sollecitano le energie dell’animale a guarire dal suo stato di malattia. Perchè al contrario di quanto si creda, l’assenza del sintomo non coincide quasi mai con la guarigione del soggetto. Sparisce quel sintomo, ma la patologia si presenta sotto un’altra forma in sede diversa.
Il metodo per similitudine ,omeopatico, utilizza dosi opportunamente diluite e dinamizzate cioè sottoposte a scosse, invece di dosi ponderali, i ben conosciuti milligrammi e grammi.
Ciò che scienza ufficiale contesta all’Omeopatia sono le dosi infinitesimali che si usano per curare, che secondo gli scienziati sono pura acqua fresca, senza ricordarsi che il nostro corpo utilizza anch’esso questo sistema. Per fare un esempio, l’adrenalina viene secreta nell’ordine 1:5 millesimi di milligrammo e ci dà le scariche nervose che ben conosciamo tutti, oppure 8 grammi di uranio sprigionano l’energia di 100.000 litri di petrolio. Per non parlare dei microgrammi di ormoni secreti dall’ipofisi.
La dose infinitesimale esiste in natura, ma è la nostra mente che fa fatica a riconoscerlo.
Ma cosa vuol dire curare per similitudine? Vuol dire somministrare a dosi infinitesimali quei rimedi, che sperimentati a forti dosi su uomini sani, hanno provocato sintomi simili a quelli rilevabili alla malattia in atto. Esempio. Può capitare di andare in montagna e mangiare inavvertitamente delle bacche rosse che assomigliano a mirtilli. Dopo poco si è colpiti da febbre violenta, rossore in viso, pupille dilatate, sudorazione e delirio. Si è ingerito delle bacche di belladonna. Se ci troviamo di fronte a una febbre simile, e nei bambini è frequente, per la legge della similitudine somministreremo belladonna, che opportunamente diluita e dinamizzata, non conserva il potere patogeno delle bacche, ma stimola per similitudine il potere di autoguarigione dell’organismo.
Un’altra caratteristica non conosciuta del sistema omeopatico, è che viene sfruttata l’energia di autoguarigione che l’organismo possiede, che è potentissima, ma che si può spegnere a tal punto, con stress, abuso di farmaci e vessazioni psicologiche, che l’organismo non è più in grado di reagire agli stimoli avversi, e continua a sviluppare malattie, che apparentemente non hanno un legame tra loro, ma che sono una la conseguenza dell’altra.
Non solo. Tutti i farmaci omeopatici unitari presenti in commercio, sono stati sottoposti a rigorosa sperimentazione sull’uomo (una volta tanto succede il contrario, in genere sono gli animali che ne fanno le spese) e tutti i sintomi psichici e fisici presentati dagli sperimentatori, sono stati catalogati e confrontati e riportati su libri chiamati Materia medica omeopatica e Repertorio omeopatico. Dunque l’Omeopatia, è un metodo di cura che si basa sulla legge dei simili, sull’individualità del soggetto , sullo stimolo dell’energia vitale e sulla sperimentazione su uomo sano.
Quando veniamo chiamati per una visita omeopatica, di solito siamo l’ultima spiaggia di inutili, costose e infruttuose cure e dunque l’aspettativa è alta e il cliente ha molta fretta di vedere risultati. La visita si svolge cercando di ricostruire la storia del soggetto e le sue patologie, che tipo di attività sportiva compie, agonistica o non, nell’osservazione dell’ambiente in cui vive, di cosa mangia , chi lo accudisce ,come si comporta con gli altri cavalli, quali paure ha. Se ha la possibilità di socializzazione in paddock o se rimane relegato tutto il tempo nel box uscendone solo per lavorare, se il proprietario è amorevole, nervoso, duro e se l’uomo di scuderia agita troppo la forca. Tutti questi dati raccolti e come si comporta il cavallo in risposta a questi stimoli, compresa la patologia che presenta, costituiscono un individuo diverso da un altro, e dunque unico come unica è la sua terapia.
Con l’omeopatia si possono curare pressoché tutte le malattie, sia acute che croniche. Sull’acuto le risposte sono rapidissime, al contrario di un altro luogo comune che vuole l’azione della medicina omeopatica lenta ( le coliche non chirurgiche per esempio). Il processo cronico, ha bisogno di più tempo, e può essere risolto definitivamente con la vera guarigione del paziente. ( dermatiti, pruriti problemi gastroenterici, calori ravvicinati o sterilità, problemi nervosi e geriatrici, paure immotivate, emotività).
La dottrina omeopatica non vuole assolutamente sostituirsi all’impostazione medica tradizionale, ma vuole collaborare con essa, fornendo un nuovo apporto farmacologico e una nuova interpretazione della patologia.
Il veterinario omeopata si avvale di tutti gli strumenti diagnostici di cui la medicina ufficiale dispone e tiene anche una cartella clinica del soggetto, che gli permette di seguire l’andamento morboso.
I farmaci omeopatici vengono solitamente somministrati per bocca, diluiti in acqua, sono insapori e inodori e date le loro dosi infinitesimali, non lasciano alcuna traccia del loro percorso terapeutico nell’organismo.
Questo non vuol dire che debbano essere usati al posto del doping, non è nello spirito dell’omeopatia e nell’etica e deontologia del veterinario omeopata.
L’altra caratteristica piacevole del farmaco omeopatico è che costa molto poco e non lasciando residui rispetta anche l’ambiente. Come sapete infatti, i medicinali residuano nelle feci e inquinano il suolo.
Ricordo infine che l'omeopatia e l'agopuntura veterinaria sono riconosciute come atto medico dal Comitato Centrale della F.N.O.V.I. nella riunione del 24 Settembre 2005 e sono pertanto di sola pertinenza del medico veterinario.
Il nuovo codice deontologico veterinario redatto a dicembre 2006, riconosce all'articolo 30, che la pratica delle Medicine Non Convenzionali in ambito veterinario è di esclusiva competenza del Medico Veterinario previo consenso informato del cliente.
Come trovare un veterinario omeopata accreditato? Purtroppo nonostante i documenti prodotti e presentati ai massimi vertici veterinari che governano e tutelano la categoria, a sorpresa, il Comitato Centrale Fnovi ha emanato il 18-07-07 un Documento per le Medicine Non Convenzionali Veterinarie, che svilisce il percorso formativo degli Omeopati equiparandolo a quello dei Comportamentalisti per i quali risultano sufficienti dei percorsi clinico-didattici di soli due anni.
Chiunque , dopo un Corso nel quale non sono indicate il monte ore effettivo da certificare e neppure chi è l'ente preposto a certificare tale formazione, potrà definirsi omeopata veterinario.
Questi requisiti minimi sono a nostra opinione insufficienti per affrontare in modo competente qualsiasi caso clinico cronico e acuto, questo a discapito del paziente e del cliente che si affida sperando di ricevere un trattamento terapeutico efficace e risolutivo.
Per ora l'unico modo per trovare una lista di omeopati accreditati è contattare le società di riferimento
FIAMO e SIMO
(http://www.omeomed.net/sub_index/registro/elenco.php?Spec=Medici%20e%20Veterinari)
Come al solito, i nostri Ordini di categoria non ci tutelano.
Dott.ssa Carla De Benedictis
Medico Veterinario
Esperta in Omeopatia
Velletri (Roma)
carladebenedictis@interfree.it
www.lospiritodeglianimali.com