La ''magna charta'' dell'Unione Europea Trotto
ALLA VIGILIA del Prix d’Amérique si è svolta l’assemblea plenaria dell’Unione Europea del Trotto (UET), alla quale Guido Melzi d’Eril ha partecipato quale rappresentante dell’Italia. Al termine dei lavori, è stata emessa la seguente dichiarazione sui principii fondamentali che sono alla base dell’attività della UET.
“ NOI, dirigenti delle organizzazioni nazionali europee del Trotto, in rappresentanza di Austria , Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Malta, Olanda, Norvegia, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera,
- CHE SIAMO riuniti in occasione dell’Assemblea Generale dell’UET, il 26 gennaio 2008 a Parigi, alla vigilia del Prix d’Amérique, la più grande corsa classica del trotto francese, disputata per la prima volta nel 1920, simbolo dell’antichissima tradizione del trotto in Europa,
- CHE RAPPRESENTIAMO le industrie europee del trotto, che contano 100.000 lavoratori diretti e 200.000 nell’indotto nei settori dell’allevamento, dell’allenamento, della produzione agricola, della fabbricazioni dei materiali e dell’organizzazione delle corse;
- CHE ORGANIZZIAMO tutti gli anni 65.000 corse sui 400 ippodromi in tutta Europa, con la partecipazione di 73.000 cavalli;
- CHE PROTEGGIAMO E CONSERVIAMO il paesaggio culturale e 200.000 ettari di terre agricole dall’uso intensivo, con riferimento anche alle altre attività equestri e ippiche, ivi comprese le corse di galoppo, il che aumenta moltissimo i dati economici in precedenza citati;
- CHE RINNOVIAMO il nostro impegno d’osservare le regole più rigide per la promozione del benessere degli animali nelle corse ippiche;
- CHE CI IMPEGNIAMO ad attenerci alle regole più rigorose per la lotta contro ogni forma di doping;
- CHE FACILITIAMO, con accordi chiari e trasparenti, le scommesse sui cavalli, organizzate in conformità alla legge, amministrate nei nostri Paesi su autorizzazione dello stato con organizzazioni a scopo non di lucro,con un giro di affari annuale di 9 miliardi di euro, grazie al quale sono remunerati i prestatori di servizi del settore delle corse ippiche, e che contribuiscono al gettito fiscale e alle esigenze dei governi nazionali più meno con 2 miliardi di euro all’anno
ESPRIMIAMO la nostra viva inquietudine di fronte all’aumento delle scommesse ippiche non autorizzate o clandestine e preghiamo all’istante i nostri Governi nazionali affinché prendano le misure necessarie di fronte a tali attività illegali
CONTINUEREMO a sostenere la regolarità delle corse, l’equità e la trasparenza delle scommesse, così come a chiedere ai nostri Governi di mantenere un tale sistema di accettazione di scommesse nei nostri Paesi
CHIEDIAMO subito ai nostri Governi di continuare a sostenere, a livello nazionale ed europeo, il sistema di prelievo, sulle scommesse legali, delle risorse a beneficio degli organizzatori delle corse ippiche
ESPRIMIAMO il nostro totale sostegno alle autorità francesi e a quelle degli altri Paesi nel dialogo e nei contatti intrapresi con la Commissione Europea, nel quadro delle procedure di infrazione avviate contro di loro, affinché questa procedura non porti alla rovina finanziaria delle corse ippiche, privandole delle loro principale fonte di sostentamento, ma al contrario soluzioni siano trovate per garantire il finanziamento al livello richiesto, al fine di conservare i posti di lavoro e le condizioni convenienti per l’allevamento e le corse
AFFERMIAMO VIGOROSAMENTE che la protezione e la cura del patrimonio rurale costituisce un bene europeo comune e che il forte contributo dell’industria delle corse ippiche a tale scopo deve essere pienamente riconosciuto dalle autorità.”