La Lega Ippica, il degrado totale e i cavalli in Tv
Egregio dottor Galdi,
nel ringraziarla per le tante volte che ha mostrato sensibilità per le problematiche del settore ippico pubblicando, tra gli altri, anche i numerosi comunicati che nel corso di questi due anni di lavoro abbiamo prodotto, vorremmo tornare, senza spirito polemico, ma solo per fare chiarezza sulle nostre parole che, evidentemente, sono state fraintese, su quanto abbiamo detto nel nostro ultimo comunicato relativo al bando promosso dal Mipaaf in relazione alla “Procedura negoziata ex art. 19 com.1 lett. b) e artt. 27 e 57 com. 6 D.Lgs n. 163/2006”.
Rispondiamo alle sue domande:
1) Come può pensare la Lega che un milione e seicento mila euro siano sufficienti a risolvere il problema dei benemeriti dell'ippica?
Non riteniamo che quella cifra, che noi suggeriamo di destinare, peraltro, solo parzialmente a quella causa e solo per i casi più disperati, possa risolvere alla base il problema, ma certamente può dare un forte contributo. Ma forse lei non è a conoscenza della situazione drammatica di alcuni dei nostri “vecchi”, che per mesi e mesi non hanno ricevuto assolutamente niente.
2) E come può pensare la Lega di fare promozione se non con un canale tematico legato ai cavalli?
Francamente, non abbiamo mai detto il contrario! Semplicemente, questo non ci pare il momento. A meno che non si vogliano invitare le persone in ippodromi che, per la maggior parte, sono poco accoglienti, a vedere corse sulle quali non c'è tutela (giustizia sportiva e antidoping che non funzionano) ed a scommettere con un sistema demenziale (doppio totalizzatore) ed iper tassato.
3) Come fa a non rendersi conto la Lega ippica che senza passare per il mondo del cavallo da sella è impossibile sperare di riavvicinare nuovi appassionati al mondo delle corse e magari trovare qualche sponsor (cosa oggi del tutto improbabile, vista la pessima immagine del settore)?
Sul fatto che per fare promozione al mondo dell'ippica si debba per forza di cose passare dal mondo del cavallo da sella, avremmo qualcosa da obiettare, ma sono punti di vista. Quanto ad eventuali sponsor, concordiamo con lei: oggi è veramente difficile, con un'ippica messa com'è messa, riuscire a trovarne. Lo sponsor, infatti, sa che farebbe un investimento senza ritorno, ma allora ci chiediamo: perché dovremmo farlo noi, con i nostri soldi? Perché occorre ricordare che quel milione e 600 mila euro sono soldi nostri.
4) Non sono bastati venti anni di vuoto comunicazionale per far capire che senza promozione e senza nessuna connessione con l'altra metà del mondo dei cavalli il settore diventa sempre più asfittico e muore?
Egregio dottore, sappiamo perfettamente che senza promozione si muore, e questo lo testimonia il nostro progetto: venga a trovarci sul nostro sito, www.legaippicaitaliana.it, lo troverà nella sua completezza e si renderà conto di quali siano le nostre idee sull'argomento. Ma sappiamo anche che è inutile promuovere un prodotto che oggi non è all'altezza.
Per cui, facciamo la riforma, lavorando su scommesse, ippodromi, programmazione, giustizia e allevamento e, nel contempo, rilanciamo il settore con un'adeguata campagna pubblicitaria a tutti i livelli. Oggi, purtroppo, non siamo presentabili, se è vero, come è vero, che non si sa ancora se e dove si disputerà un gran premio come l'Encat, che dovrebbe essere programmato per il prossimo 19 gennaio. Cosa si potrebbe dire al proposito, in tv, se quella trasmissione fosse già iniziata?
LEGA IPPICA ITALIANA
E' ovvio che siamo nel campo dei punti di vista e democraticamente prendiamo atto di quello della Lega ippica. La preoccupazione è però che, quando e se si sarà ridata al settore una "faccia presentabile", non siano per caso evaporati pure gli ultimi appassionati. Promuovere la passione per il cavallo, qualunque esso sia, potrebbe mantenere in vita un certo interesse anche nei confronti di quanto di positivo esiste ancora nel settore. Senza amore e conoscenza dei cavalli ad essere vincenti saranno solo le corse virtuali...e il loro attuale successo dovrebbe far riflettere. In ultima analisi il degrado generale che la Lega denuncia riporta alla mente la celebre frase diel presidente Kennedy "non chiedere cosa l'America può fare per te ma cosa tu puoi fare per l'America". (rudy galdi)






















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