Jumping Verona. L'Egitto sbanca la World Cup
VERONA. Vive da quando è ragazzo in Europa. È stato allievo di uno dei grandi cavalieri olandesi degli anni ’80: Emile Henrix. Oggi, a 27 anni d’età, ha una sua scuderia in Belgio nella campagna di Anversa. Lui è l’egiziano Abdel Said. Ha chiuso il Gran Premio Longines FEI World Cup™ presented by Fixdesign, gara conclusiva di Jumping Verona, vetrina agonistica della veronese Fieracavalli, con un risultato che fa storia.
Prima vittoria di sempre per i colori egiziani in un Gran Premio di World Cup.
Al via del percorso base del Gran Premio del CSI5*-W scaligero, si erano presentati 37 binomi, pronti ad affrontare il tracciato predisposto dallo chef de piste, Uliano Vezzani: 13 ostacoli, 16 salti complessivi, altezza 1 metro 60.
Solo 13 dei cavalieri al nastro di partenza sono stati, poi,in grado di superare indenni da penalità il percorso base e avere accesso al barrage. Tra loro due azzurri Emilio Bicocchi e Gianni Govoni.
Nel barrage Abdel Said, in sella alla sua Hope van Scherpen Donder, è stato autore di una prova sorprendente per qualità tecnica e velocità. Nessuna penalità agli ostacoli e cronometro bloccato sull’inavvicinabile tempo di 39.96 secondi.
Persino il secondo della classifica finale, il francese Simone Delestre, vincitore del Gran Premio veronese dello scorso anno e attuale n°2 del ranking mondiale, ha rimediato un distacco di quasi 2 secondi, pur montando un soggetto della qualità di Chesall Zimequest (39.62 secondi).
Ancora più distaccato l’elvetico Martin Fuchs con Clooney, terzi senza penalità ma con un tempo di 40.62 secondi.
Ultimo percorso netto del barrage quello dello svedese Douglas Lindelöw e Zacramento, quarti con 41.89. Primo degli azzurri il portacolori dell’aereonautica, Emilio Bicocchi, che ha chiuso il barrage con un ostacolo abbattuto e cronometro a 40.56 secondi. Un errore anche per Gianni Govoni, 10° con Antonio (41.74).
EquiEquipe ufficio stampa Jumping Verona