Ippica, solidarietà per gli uomini e i cavalli d'Ucraina
Olga Bondar, rappresentante dell’Associazione del trotto ucraino che partecipa ai lavori dell’Unione Ippica del Mediterraneo, nonostante le circostanze drammatiche in cui è costretta a trascorrere le giornate, sta dedicando ogni giorno del tempo per continuare a comunicare con i suoi colleghi ippici di tutto il mondo.
Olga è una driver professionista che in patria ha vinto più volte il Derby è si è distinta anche in Italia, vincendo a Siracusa e a Napoli nel giorno del Lotteria.
350 cavalli sono bloccati all’interno dell’Ippodromo di Kiev, dove la maggior parte del personale di scuderia ha lasciato il lavoro per mettersi in sicurezza o partecipare alla resistenza. I proprietari dei cavalli hanno scelto invece di restare accanto a loro, per nutrirli e curarli e non hanno nessuna intenzione di abbandonarli. Molti di loro trascorrono anche la notte nelle scuderie insieme ai cavalli, perché il contatto con i cavalli li fa sentire più sicuri, nonostante siano consci che si tratta solo di un’illusione. Ma, chi conosce i cavalli sa che questi nobili e pacifici animali hanno la capacità di mettere l’uomo in contatto con la vita e con la sua natura umana più profonda, indipendentemente dalle circostanze. E’ impossibile approvvigionare l’ippodromo di fieno e paglia e i cavalli hanno scorte solo ancora per alcuni giorni. Per questo l’Associazione del trotto ucraino sta cercando di organizzare un corridoio umanitario per lasciare Kiev e portare i cavalli al sicuro.
I primi a muoversi per manifestare solidarietà ai trottatori bloccati in Ucraina sono stati gli ippici italiani. L’Ippodromo di Castelluccio dei Sauri domenica 6 marzo in occasione del Gran Premio Saranno famosi ha organizzato una raccolta di aiuti, alcuni anche molto simbolici, come le coperte e i trofei vinti dai proprietari italiani e offerti ai loro omologhi ucraini bloccati nei box a rischio di bombardamenti. Il trotter pugliese, con il suo energico management tutto al femminile, ha inoltre messo a disposizione 210 box, fieno e paglia per offrire ospitalità ai cavalli di Kiev; Nicol De Matteo e Francesca Maglione, che gestiscono l’impianto, si sono inoltre rese promotrici di un tentativo di staffetta internazionale tra van per andare a prendere i cavalli al confine ucraino, nel caso in cui riuscissero a raggiungere la frontiera nonostante i blocchi di cemento che ostacolano le strade, per attraversarla a piedi (varcarla con i mezzi sarebbe infatti impossibile: la fila dura diversi giorni).
Il Presidente dell’Unione Ippica del Mediterraneo ha inoltre interessato Guillaume Maupas, direttore di Le Trot, che si sta adoperando per sensibilizzare il Ministero dell’Agricoltura francese per provare ad attivare uno speciale corridoio umanitario per l’evacuazione dei cavalli.
Anche Equidia e il Thoroughbred Daily News hanno dato spazio alla coraggiosa testimonianza di Olga Bondar, per cercare di accendere i riflettori sulla situazione dei cavalli trottatori di