Imprenditori Ippici contro le ''corse delle stelle''
Comunicato di Enrico Tuci per gli Imprenditori Ippici Italiani: "Forse qualcuno confonde l'auto-celebrazione con la promozione del settore.
Saremmo i primi a concedere cavalli e visibilità a qualcuno che, immediatamente sceso dal sulky, intervenisse su un canale televisivo nazionale, o in qualche intervista su quotidiani di grande tiratura, per esprimere l'emozione che si prova a guidare un cavallo da corsa, ma non ci risulta che i partecipanti degli ultimi anni a queste corse"riservate a personaggi pubblici e dello spettacolo" abbiano mai portato un briciolo di visibilità al nostro sport.
Saremmo i primi ad agevolare la partecipazione a questa tipologia di eventi a qualche facoltoso personaggio che, da Gentleman e Proprietario, possa comprare puledri, mantenere cavalli e pagare pensioni ai propri allenatori, ma se andiamo a vedere quanti cavalli possiedono i partecipanti a queste "corse delle stelle"..... ci viene da piangere.
Siamo completamente d'accordo con Siag quando denuncia "il modo in cui sono regolamentate le corse per amatori senza licenza (stelle, universitari, o quant'altro i quali oramai fanno più corse di un normale professionista e di gentlemen che possiedono cavalli di proprieta').
Usare i soldi del montepremi per queste "passerelle" di paese ci lascia molto perplessi e programmarne tre in una sola giornata lo troviamo inaccettabile specialmente se andiamo a vedere chi sono i "personaggi pubblici" che vi partecipano e la loro totale assenza sui media nazionali".