Il ministro all'ippica: niente soldi, solo promesse
E’ DURATO quasi due ore l’attesissimo incontro tra il ministro dell’agricoltura Paolo De Castro e i rappresentanti delle Categorie del trotto e del galoppo. C’era tutta (o quasi) l’ippica italiana nella sede del ministero a Roma la mattina di mercoledì 20 febbraio. Al termine dei lavori sono emerse tre realtà: è ufficialmente in carica il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine); Filiberto Cecchi, ex generale di Corpo d’Armata, ha assunto la carica di vicepresidente, carica fortemente voluta, a quanto ci risulta, dallo stesso neo-presidente Goffredo Sottile; solo speranze e qualche vaga promessa sono state formulate dal ministro De Castro per quanto riguarda il montepremi 2008 per le corse di galoppo e di trotto.
Al termine dei lavori, il ministro De Castro ha riassunto ai giornalisti quanto aveva detto alle Categorie:
1)l’Unire da ora e per il prossimo triennio ha un governo forte, sul quale si sono detti d’accordo anche i partiti dell’opposizione;
2)i motivi della crisi economico-finanziaria dell’Ente non potevano essere previsti a settembre, nel corso dell’ormai famosa conferenza stampa programmatica, perché sono essenzialmente legati alle difficoltà di attuazione della cosiddetta rete-Bersani, cioè la nuova rete di raccolta delle scommesse, che prima o poi dovrà pur decollare e funzionare a pieno regime;
3)il ministero, che aveva garantito il montepremi di 220 milioni di euro per le corse del 2007, non esclude un intervento in futuro, ma attualmente non può e non vuole indicare cifre anche perché non è possibile prevedere quali saranno le necessità del settore (a tal proposito, va rilevato che alcuni ippici avevano ipotizzato in 20 milioni di euro un primo intervento in tempi brevissimi); il movimento del gioco, initule negarlo è costantemente in calo sì da far temere che il montepremi precipiti a 175 milioni di euro, la cifra ipotizzata dal precedente segretario generale dell’Unire FrancoPanzironi;
4)si spera, ma non è sicuro, che vada in porto l’emendamento alla Finanziaria per la riduzione dell’Iva dal 20 al 10 per cento;
5)il ministro De Castro per l’ennesima volta ha ripetuto che l’ippica, ovvero tutte le sue componenti, deve fare un grosso sforzo per fronteggiare un periodo di indubbia, grave congiuntura.
Guido Melzi d’Eril, ex commissario straordinario e ora segretario generale, ai giornalisti ha dichiarato che l’Unire ha più volte fatto presente la gravità della situazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal quale però non è arrivato alcun riscontro efficace e contro il quale l’ippica, sempre secondo Melzi, dovrebbe fare davvero la voce grossa, e che la perdita secca per l’Unire, e per l’ippica, è di circa un milione e mezzo di euro al mese. Il Comitato Intercategoriale, che aveva organizzato la manifestazione di protesta davanti alla sede della AAMS a Roma e l'aveva poi sospesa per la convocazione del ministro, si è dichiarato totalmente insoddisfatto.





















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