Galoppo. Il pomeriggio d'oro del team dei Botti
Il sorriso che torna dopo qualche burrasca, l’ultima volta era finita a spallate nel Gardone con Poeta Diletto solo terzo battuto da Saent e Dylan Dancing quando meritava assai di più, lui che combatte e si difende con le unghie, sventando ogni sorta d’insidia. Nel Parioli il nipote di Selkirk ha mostrato i muscoli, ha dato sfogo a una rabbia che si teneva dentro repressa, ha piegato Quatar Dream che tutti dicevano avrebbe fatto un sol boccone dei nostri per la monta di Frankie, per la giubba della Sceicco che incute sempre rispetto, ma ci voleva altro per domare il pupillo di Alduino e Stefano Botti in un Parioli che ha rilanciato il nostro galoppo (negletto per molti, ma non per quanti hanno sempre creduto nella valenza delle Ghinee made in Italy,) perché dal miglio romano i cavalli eccellenti sono sempre venuti alla ribalta in gran numero e lo status di gruppo 3 è un’ingiuria al suo passato.
Poeta che vola e scrive una pagina rosa della sua già brillante carriera, il Berardelli quando era soltanto un 2 anni verde e senza malizie, ancora spoglio di quei contorni sontuosi che ha mostrato di possedere ora conquistando la grande sfida di primavera, imponendo l’alt a un rivale forse troppo sicuro di sé e messo sotto alla fine dal sauro della Bluberry, montato come meglio non poteva da Andrea Atzeni . Mai disarmato, mai disposto a farsi da parte, mai con la guardia abbassata, perché il gioiellino della Bezzera è di quelli che non scherzano, che guardano lontano, con vista sul Derby, se il team deciderà di tentare la grande avventura. Una famiglia che trasuda qualità fino alla terza generazione, se non oltre, con l’ava Maschera d’Oro, una Mtoto, fonte di inclinazione alla distanza, i metri che separano il Parioli dal Blue Ribbon nostrano non proprio un ostacolo, quindi, per chi possiede tanta ostinazione, non un freno o un impedimento, per chi ha davanti un cammino che si annuncia pieno di luce.
Sorride Isabella che si è tolta dopo il Parioli un sassolino dalla scarpa perché quella sconfitta al rientro non le era andata giù, le corse si vincono e si perdono dimenticando ingiustizie e delusioni semplicemente quando tutto viene poi cancellato da un trionfo che riscalda il cuore di gioia. Andare alla “recherche”delle memorie più belle come proprietaria, tanti momenti intensamente vissuti ed ora Poeta Diletto che tiene duro e batte sul filo Quatar Dream in un duello carico di emozioni e sussulti.
Pomeriggio d’oro con picchi emozionali incredibili per il team Botti, Alduino e Stefano sempre impeccabili nel sellare le loro punte, frecce acuminate che vanno puntualmente a segno.Work in progress dall’inizio della primavera all’autunno, concentrati al massimo, con una task force alle spalle da paura, ma anche qualcosa di speciale che li porta a dominare la scena. Nota di merito dunque per Conselice che Stefano si coccola perché tutta sua, già in bella mostra nel Seregno e fin dallo scorso anno col potenziale per dare la scalata alle classiche e ora un Regina Elena che ne esalta lo stile, l’aggressività, le linee aggraziate, da vera reginetta del turf.