Galoppo, Domenica l'Arc, stavolta il Giappone tenta con il giovane Makahiki
PARIGI. Dovrebbero essere in sedici nelle gabbie dell'Arc de Triomphe che si disputerà domenica prossima a Chantilly anzichè a Longchamp, chiuso per i lavori di rifacimento che si prolungheranno fino a tutto il 2017 così che nel Bois il fondamentale gruppo 1 d'autunno sul miglio e mezzo tornerà nel 2018. L'inglese Postponed e il giapponese Makahiki i piu' attesi secondo le quote dei bookmakers.
Nessun cavallo supplementato e la presenza con la casacca verde e rosso dell'Aga Khan del plurilaureato di Derby, Harzand,accompagnato dal battistrada Vedevani. I francesi ben rappresentati da New Bay, quattro anni di Andrè Fabre, un mago nel preparare a fari spenti i grandi eventi. Silverwave, sellato da Bary, altro maestro del training d'oltralpe, è soggetto di chance.
Il Sol Levante dal 1969 tenta nella madre di tutte le corse sulla scena parigina, spesso i nipponici sono stati ad
un passo da mettere le mani sulla coppa dell'Arc, talvolta il sogno è svanito negli ultimi metri della contesa. Quest'anno il Giappone gioca la carta del derbywinner, il tre anni Makahiki, uno che non ruba l'occhio in lavoro, soggetto che tende a risparmiarsi. Ha vinto con il freno a mano tirato nel test sulla pista, averlo portato in Francia per tempo, fin dal cuore dell'estate, potrebbe essere l'asso decisivo da calare sul tavolo verde di una corsa che quest'anno non presenta il purosangue imbattibile.
La corsa che fu di Ribot e anche di Molvedo, senza cavalli italiani e con Lanfranco Dettori che in extremis potrebbe trovare una sella su uno dei cavalli di O'Brien.