Eleganza degli accessori in carrozza
L’eleganza di una carrozza nelle gare di tradizione non si misura solo sui particolari della vettura, come i colori dei legni e delle parti in metallo, gli assali, la capote se prevista dal modello, la serpa, le modalità con cui si è proceduto al restauro conservativo o restitutivo, il tipo di cavalli usati, la loro tolettatura, le molle ecc. Molto importanti, se portati, sono una serie di accessori che contribuiscono in maniera rilevante ad elevare l’indice di eleganza dell’intero attacco.
Dove si possono trovare? In Lombardia vive un appassionato dell’arte di attaccare che riesce a trovare tutta l’oggettistica che serve a rifinire l’eleganza di carrozze, cavalli ed equipaggio: Ero Mantovani.
Dedicato al settore degli attacchi fin dal 1970, Ero ha iniziato con l’aggiustare calessi per specializzarsi in ricambi della vettura e, soprattutto, in accessori.
Da Ero Mantovani trovi finimenti anche d’epoca fatti a mano su cui ammiri lo stemma del casato che li possedeva ed usava; morsi particolari adatti alle finalità dell’uso della vettura, singoli attrezzi per pulire gli zoccoli dei cavalli o per chiudere viti o altri passanti; ruote, fanali tondi o quadrati a seconda dell’uso della carrozza, orologi da appendere in vettura, cappelli e cappelliere da uomo (sia bombette che cilindri o cappelli da campagna),cappelli e cappelliere per signora con velette, fiori e nastri colorati ma soprattutto bastoni da uomo e ombrellini da sole per signora. Questi accessori immancabili, che in carrozza vanno riposti nell’apposito cesto di paglia in numero uguale agli uomini e donne presenti, sono la vera chicca di Ero: ombrelli originali di fine 800 o inizi 900 con manici di osso, tartaruga, intercambiabili, con ametiste sul manico, guanti per signora in morbidissima nappa con bottoncini laterali…
Il banco di Ero Mantovani è una vera delizia per gli appassionati del settore. Lo trovi nelle manifestazioni piu’ importanti in Italia, come Fieracavalli, e all’estero. Dalla Lombardia Ero Mantovani raggiunge i luoghi piu’ lontani, basta ci siano cavalli e carrozze, per raccontare le storie di uomini e donne che sono sempre le stesse ma che si svolgono su un palcoscenico affatto particolare: la carrozza con i cavalli.