Duro monito dal Comitato per una Nuova Ippica
IL COMITATO “INSIEME PER UNA NUOVA IPPICA”, presieduto dall’ing. Mauro Biasuzzi, comunica: “L’Ippica non ha soldi, il montepremi deve essere ridotto. Questa la “sentenza” che arriva dal Cda dell’Unire, sia pure (per il momento) senza il carattere dell’ufficialità.
“Il Comitato INSIEME PER UNA NUOVA IPPICA stigmatizza la maniera assolutamente miope e priva di ogni senso costruttivo con la quale si intendono affrontare i problemi che attanagliano il settore. E’ impensabile che, mentre si afferma, con sicura cognizione di causa, che non ci sono risorse economiche, in Toscana nel mese di Luglio vi siano, ad esempio, tra Follonica, Montecatini e Firenze 30 giornate di corse, che tra Padova, Treviso e Trieste si corra praticamente tutti i giorni con una programmazione miope e ripetitiva che rende addirittura difficile la riuscita delle corse, con partenti fittizi e ottenuti solo per raggiungere il minimo regolamentare.
Forse invece di parlare di riduzione a pioggia, indiscriminata, del montepremi sarebbe il caso di rivedere la programmazione di un settore che appare sovra dimensionato rispetto alle sue reali possibilità. Ridurre il montepremi di ogni singola corsa non serve e anzi rischia di aggravare ancora di più la situazione riducendo la competitività e la possibilità di sopravvivenza anche di quanti possono essere in grado di lavorare al meglio e che per salvaguardare i propri investimenti si troveranno fatalmente costretti ad emigrare. Meglio sicuramente ridurre il numero delle giornate di corse. Differenziare la qualità delle stesse e la qualità delle strutture che le ospitano. Più spazio alle corse ordinarie, meno ai matineè che dovrebbero andare a costituire un circuito secondario nel quale sia possibile anche correre per passione o per hobby con premi sicuramente ridotti.
“Il comparto scommesse deve essere curato con maggior attenzione per poter garantire la massima redditività, Il calendario deve essere strutturato in modo da offrire al pubblico un prodotto interessante e coinvolgente. Se necessario meglio una corsa straniera in più di qualità che non un programma infarcito di corse scadenti e poco stimolanti che certo non possono avvicinare nuovo pubblico al nostro sport.
“Il Comitato INSIEME PER UNA NUOVA IPPICA invita pertanto tutti, ma soprattutto quanti hanno la facoltà di prendere decisioni vitali per il settore, a riflettere attentamente prima di intraprendere chine pericolose che potrebbero rivelarsi fatali per tutto il settore ippico e per le diverse decine di migliaia di persone che da esso traggono sostentamento”.