Coord. Ippodromi, costruttivo appello all'UNIRE
L’ASSOCIAZIONE COORDINAMENTO IPPODROMI, presieduta dal dr. Attilio D’Alesio, comunica:” “La situazione generale dell’ippica è nota a tutti, le scommesse ippiche sono da anni in profondo rosso, l’Ente pubblico Unire è da decenni allo sbando, governato alternativamente da presidenti, segretari generali, commissari governativi, nominati di volta in volta dai vari Ministri dell’Agricoltura, ( ne ricordo una decina negli ultimi sei anni), privo com’è di strutture tecniche e staff dirigenziali all’altezza della crisi attraversata dal settore; Il tutto condito da vari proclami e da iniziative anche interessanti come gli stati generali o le linee di rilancio presentato dal Ministro Zaia o i documenti di attuazione di tali linee presentati, ormai quattro mesi fa, dall’attuale cda dell’Ente; contenenti anche ottime intuizioni, buoni propositi ,opportune sollecitazioni che però purtroppo restano da anni sulla carta.
“In questo quadro che definire drammatico è un eufemismo, dal 15 febbraio p.v. cesseranno per decisione dell’Unire le attività delle corse negli ippodromi di Milano, Roma, Livorno e Ravenna e già da ieri questi stessi ippodromi sono stati privati della “ Convenzione” e quindi da subito dovrebbero essere chiuse tutte le attività : dall’allenamento all’ospitalità dei cavalli, dalla manutenzione delle piste ai servizi, dalla vigilanza all’amministrazione: Insomma TUTTO CHIUSO !!!!
“Proviamo a fare un pò di chiarezza sul tema “ Convenzione Ippodromi”. La vecchia convenzione meglio conosciuta come “Convenzione Panzironi” in onore del Segretario Generale di allora, che ne è stato, in tutti i sensi, il padrino; ha avuto varie vicissitudini tra cui l’annullamento, nel merito, da parte del TAR della Toscana nel 2007. Nel 2008 il nuovo cda dell’Unire dopo avere perso il ricorso contro la sopracitata sentenza al Consiglio di stato, con delibere 12 e 14 maggio 2008 giunse all’opportuna determinazione di porre un termine conclusivo a tale normativa e stabilì la data di scadenza al 31/12/2008. Questa scelta fu condivisa dalla stragrande maggioranza degli ippodromi italiani e con ampio consenso, l’Unire definì anche due questioni che erano ancora aperte e che riguardavano appunto gli ippodromi di Roma e Milano (lcontributi correttivi) e la questione di Livorno, che contro quella iniqua convenzione aveva fatto una lunghissima battaglia giudiziaria ,vincendo peraltro in tutti i gradi di giudizio.
“Con questa premessa dal primo gennaio 2009 si doveva iniziare a trattare la nuova convenzione ed all’inizio sembrava davvero che si potesse cominciare questo percorso e proprio per affrontare meglio questo appuntamento è nata la “ Associazione Coordinamento Ippodromi” perchè se non vi sono le Associazioni delle imprese che trattative- concertazioni-confronti si fanno ???????
“Ma comunque questa trattativa non è decollata e si è andati avanti in qualche modo fino a questi giorni con la decisione ,che mi auguro possa essere urgentemente modificata,di chiudere Roma, Milano Livorno e Ravenna.
“Conoscendo bene il valore delle persone che dirigono l’Unire, e le difficoltà oggettive che si sono trovare ad operare, assumendoci anche noi Ippodromi le nostre gravi responsabilità: sempre divisi, ognuno convinto che il proprio orticello sia il più verde, che il “ Mi manda Picone “ questa volta salverà il mio ippodromo, che bello come il mio ippodromo non ce né al mondo, che se chiude un ippodromo bene…. Perché così sarò io a guadagnarne…. ( Tutte sciocchezze)
“Rivolgo un appello all’Unire: Incontriamoci subito , istituzionalizziamo un tavolo di lavoro Unire – Associazioni più rappresentative degli ippodromi e cominciamo a lavorare. Il lavoro che ci aspetta è tanto ma penso che ce la potremmo fare. …..Proviamoci !!!
Altrimenti si chiudano Roma, Milano , Livorno e Ravenna e poi piano piano anche tutti gli altri…”.
ATTILIO D’ALESIO





















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