Completo, funziona il piano FEI per la sicurezza
IL PIANO della Federazione Equestre Internazionale per ridurre le cadute e quindi i danni a uomini e cavalli nel cross country sta dando concreti risultati. Il piano è entrato in vigore nel gennaio 2010. Nella riunione annuale a Greenwich, i responsabili della sicurezza delle 22 Nazioni aderenti alla FEI hanno dimostrato, statistiche alla mano, che il numero delle cadute è in costante diminuzione:
- 778 cadute su 14.206 partenti nel 2009 (incidenza del 5,48%)
- 767 cadute su 15.518 partenti nel 2010 (incidenza 4,94%)
- numero delle competizioni: 318 nel 2004, 479 nel 2010
“Le statistiche mostrano che la nostra visione del Risk Management Action Plan era corretta e che la politica che abbiamo messo in atto sta andando nella direzione giusta”, ha commentato l'italiano Giuseppe Della Chiesa, responsabile del Comitato del Completo della Fei.
“Questa è la dimostrazione che giudici e cavalieri stanno lavorando bene insieme. Sicuramente siamo contenti che il completo sia in crescita, ma è necessario essere sicuri che i cavalieri che stanno iniziando a gareggiare abbiano una preparazione adeguate per le categorie cui prendono parte. La nostra priorità è di assicurarci che i cavalieri non debbano affrontare rischi inutili in quella che sicuramente è di per sé una disciplina rischiosa» ha concluso Della Chiesa.