Cavallo da sella, Italia a lezione della Francia
A TANCA REGIA (Abbasanta) in Sardegna nell’ambito della selezione sarda per il Premio UNIRE, si è tenuto il convegno internazionale “Obiettivo Filiera: il cavallo europeo e l'esempio francese”. Dopo i saluti del commissario straordinario dell'Agris, Antonello Usai, ha illustrato la situazione francese Charlotte Blondeau, della elegazione regionale Rhône-Alpes Les Haras Nationaux. L'Italia è dietro a molte Nazioni europee sia per numero di cavalli che di cavalieri.
La Francia ha un milione di cavalli e 650 mila cavalieri, 44 mila allevatori, 51 stud books differenti, un unico management sulla stessa base di dati (SIRE) e 50 razze riconosciute. Dati che spiegano come mai l'Equitazione sia il terzo sport nel paese transalpino. Anche Germania (quarto sport) e Gran Bretagna viaggiano su cifre simili. In Germania i cavalieri sono quasi 800 mila, mentre Svizzera, Svezia e Belgio hanno un altissimo numero di cavalieri in rapporto agli abitanti.
Dalla rappresentante dell'Unire, Sveva Davanzo, sono arrivate parole di incoraggiamento per il settore, che può uscire dalla crisi proprio confrontandosi con le migliori realtà, aumentando le professionalità e indirizzando meglio le risorse. Quindi il dibattito moderato da Raffaele Cherchi, direttore del Dipartimento per la ricerca dell'Incremento Ippico.
Il bilancio positivo è accresciuto dai tanti consensi da parte degli operatori per l’organizzazione della manifestazione curata dal Dipartimento ‘Incremento Ippico’ dell'agenzia AGRIS Sardegna, a conferma della validità della scelta fatta dall'UNIRE, (Unione Nazionale Incremento Razze Equine).