Assogaloppo, no alla seconda manifestazione
ASSOGALOPPO, associazione presieduta da Fabio Carnevali, comunica: "Partiamo da qualche considerazione inconfutabile. Giovedì 12 gennaio 2012 il Comparto Ippico, ovvero tutte le componenti firmatarie dei vari documenti propositivi per il rilancio dell’ippica, ha realizzato iniziative di assoluto successo per il raggiungimento del fine preposto:
• una manifestazione di piazza cui hanno partecipato più di qualche migliaio di ippici di ogni tipo;
• una conferenza stampa, condotta magistralmente da Marino Bartoletti, noto e stimato giornalista sportivo, alla presenza di eminenti rappresentanti del Parlamento, che hanno dato prova di appassionata e consapevole vicinanza ai drammatici problemi che affliggono il nostro mondo;
• una “visibilità” di assoluto rilievo sui “media” nazionali e non solo (Racing Post on line pubblicava il giorno dopo un corposo articolo relativo agli eventi).
Tutti obiettivi centrati che, senza ombra di dubbio, hanno sensibilizzato non solo l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto il mondo politico, tant’è che, come tutti sanno, vi è la concreta speranza che martedì venga inserito nell’impropriamente definito “Milleproroghe” l’emendamento “salva-ippica”.
A questo punto qualcuno, non si sa bene chi, ha deciso di indire, senza consultare le varie componenti, un’altra manifestazione per martedì prossimo, probabilmente non considerando:
1. che le presenze in piazza saranno, con ogni probabilità, minori, data la scarsa disponibilità di tempo per pianificare e le poche risorse economiche per supportare l’evento;
2. l’opportunità di lasciare “carico” il popolo dei cavalli per un’ulteriore chiamata, in caso le cose andassero male, ovvero l’emendamento non fosse inserito;
3. che il 17 gennaio, in concomitanza con la manifestazione degli ippici, vi saranno altri sit-in, tra cui quello dei tassisti, che con ogni probabilità condizionerà negativamente la nostra visibilità;
In estrema sintesi la suddetta manifestazione sarà un probabile passo indietro di cui nessuno sente il bisogno e, certamente, non uno in avanti.
Ecco perché noi non ci saremo, convinti che si debba fare tutti del nostro meglio per evitare passi falsi, e più che mai determinati, in un momento che può e deve rappresentare una svolta decisiva per l’ippica nazionale, a gestire con coerenza, logica e democrazia eventi che potrebbero decidere del destino di tante famiglie".





















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