Ara Pacis: riflettori accesi sulla relazione uomo-cavallo
Molto di più, molto oltre l’apparenza. Fin dalle età remote, quando l’idea di poterlo addomesticare non si era rivelata.
Horse Green Experience - Partner Event dell’EU Green Week 2023 - organizzata dalla rete di imprese Final Furlong in collaborazione con rilevanti realtà nazionali e internazionali del settore ippico, equestre e del turismo slow, ha portato all’Ara Pacis, per il secondo anno consecutivo, uno straordinario panel di esperti per indagare la relazione uomo-cavallo.La narrazione inizia con piccoli oggetti scolpiti in zanne di mammuth, in straordinarie pitture rupestri, in giocattoli per bambini.
Al fianco dell’uomo “solo” da seimila anni - questo almeno secondo le più recenti scoperte - , in realtà il cavallo galoppa nelle nostre menti, con tutta la sua potenza evocativa e simbolica, dal Paleolitico. Poi divenne sodale in guerra e in pace, protagonista nella storia, nella quotidianità, nel lavoro, nello sport e nello spettacolo, status symbol, dono tra teste coronate ma anche terapeuta. Il cavallo è da sempre un mediatore interculturale, un vettore di umanità e di civilizzazione, un fattore chiave di mantenimento della diversità culturale e, oggi, di sviluppo sostenibile in tempi di globalizzazione.
Per questi motivi, e altri ancora, il nostro debito di riconoscenza nei suoi confronti non si estinguerà mai.Al Museo dell’Ara Pacis, simbolo del connubio tra civiltà millenaria e cultura contemporanea che solo la Capitale è in grado di offrire, illustri docenti di atenei internazionali, una rappresentanza del settore cultura UNESCO ed esperti della valorizzazione del patrimonio culturale e turistico si sono così confrontati su diverse tematiche legate alla relazione del cavallo con l’uomo, sul suo ruolo di traghettatore di civiltà, sulla sua valenza simbolica e sulle odierne potenzialità nella promozione del dialogo e di una cultura di pace, così come di un percorso di affermazione e di emancipazione femminile.
Sotto la lente anche i benefici reciproci del processo di coevoluzione che ha accomunato i cavalli e gli uomini in un legame ininterrotto tra passato, presente e futuro e le potenzialità del turismo lento e sostenibile, praticato viaggiando in sella o in carrozza.
“Una priorità, quella di rivedere il rapporto con gli animali e in particolare con i cavalli - ha detto Rocco Ferraro, Consigliere delegato di Città Metropolitana di Roma Capitale a Transizione ecologica, Ambiente, Aree protette e Tutela degli animali e membro della Commissione Ambiente di Roma Capitale -. Il cavallo ha dato tantissimo e se, in una logica di relazione, capiamo quanto questa possa ancora crescere in termini affettivi, culturali ed economici abbiamo una grande opportunità anche nel sociale. Ma dobbiamo darci nuove parole d’ordine per dare contemporaneità a una tradizione antica con un approccio di assoluto rispetto nei confronti dell’animale. La Città metropolitana di Roma, con grandissimi spazi verdi, rappresenta il territorio ideale per riavvicinare le persone al contatto con gli animali e la natura”.
“Questo Governo - ha affermato il sen. Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato all'Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste - ha voluto da subito mettere mano al settore ippico, che tanto ha dato al nostro Paese. Abbiamo iniziato un percorso che certo non consentirà di risolvere i problemi del mondo del cavallo da un giorno all’altro ma abbiamo una visione e il fermo intento di rilanciare il settore, che è un’eccellenza italiana. Importante anche il ruolo dei Comuni nella gestione degli ippodromi, che devono essere valorizzati, e su questo dobbiamo lavorare insieme. Ritengo la presenza dell’Anci in una eventuale consulta dell’ippica fondamentale in quanto rappresentante della maggioranza dei proprietari degli impianti. Ma oltre al valore economico e occupazionale dell’ippica e dell’equitazione il cavallo è un punto di riferimento per la nostra civiltà e l’iniziativa di promuovere l’iscrizione del contributo del cavallo al patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO discussa in questo Forum riveste per noi un grande interesse”.
“Il coinvolgimento dei Comuni italiani potrà, in questo senso, rivelarsi strategico ed essenziale - ha dichiarato Roberto Pella, Vicepresidente vicario Anci -. Da un lato, il contributo ai processi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle infrastrutture degli ippodromi, spesso sorti nei centri delle nostre città, che hanno la potenzialità di diventare centri di aggregazione multifunzionali e sostenibili; dall'altro, lo sviluppo della relazione uomo-cavallo in termini di salute e benessere, estesa ad ambiti quali il turismo diffuso nei centri di minore dimensione demografica quale strumento di contrasto allo spopolamento. L'idea di costituire un tavolo di lavoro con il MASAF, di cui ANCI potrà far parte, ci trova favorevoli e indubbiamente propositivi”.
Per Elio Pautasso, Presidente Federippodromi e Ad di Hippogroup Roma Capannelle, “è necessario intraprendere un percorso comune per promuovere un confronto legato al rilancio dell’ippica in collaborazione con i comuni, nella stragrande maggioranza dei casi proprietari delle strutture, e il ministero, e sosteniamo l’idea di costituire un tavolo di lavoro. Bisogna portare le persone negli ippodromi offrendo l’occasione di vivere esperienze qualitative all’aria aperta legate ai cavalli, come quelle organizzate da Final Furlong attraverso il progetto Horse Green Experience, che arricchiranno anche quest’anno Derby Day”.
A margine dell’incontro Horse Green Experience, nel corso della conferenza stampa dell’Ippodromo Capannelle dedicata al 140° Derby italiano del galoppo, il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha posto l’accento sulla necessità di un rilancio dell’ippica come settore economico, ribadendo l’impegno del Governo a riposizionare l’Italia al vertice in ambito internazionale.
“I lavori della giornata - ha concluso Maurizio Rosellini, Ceo di Final Furlong - hanno dato vita a un confronto finalizzato a esprimere da un lato la progettualità per la redazione di un progetto multinazionale di candidatura del contributo del cavallo all’iscrizione al patrimonio culturale immateriale dell’umanità, dall’altro hanno gettato le basi per una fattiva collaborazione tra le parti. Sviluppare connessioni tra la pubblica amministrazione, i comuni, gli ippodromi, il settore privato e il mondo accademico e culturale è la mission della nostra rete di imprese e non posso che ringraziare tutti i nostri ospiti per la volontà di dare vita a un progetto sotto il comune denominatore del cavallo”.