Amarcord... Canevaro e il Purosangue italiano
Già dal 1838 la Società Fiorentina Corse aveva importato alcuni razzatori purosangue dall’Inghilterra,così come era avvenuto in Piemonte e nel Salernitano,allo scopo di avviare l’allevamento del galoppo in Italia, ma il risultato fu solo parziale,giacché verso il 1890 l’ippica italiana era ancora dilaniata da una lotta intestina fra i puristi, sostenitori del purosangue inglese ed i mezzosanguisti,che godevano del potente appoggio governativo.
Attraverso il Jockey Club,fondato nel 1875, si erano sviluppati un indirizzo strategico centrale ed una specifica regolamentazione, unitamente alla redazione del Libro Genealogico,ovvero lo Stud Book Italiano, ma da queste basilari premesse non era scaturita la creazione dell’ allevamento italiano di cavalli purosangue.Il competente ed appassionato nobile Carlos Canevaro,fiorentino d’adozione, consapevole dell’importanza di impostare solidamente le basi per la creazione del purosangue inglese in terra d’Italia, intraprese allora una delle battaglie piu’ difficili della storia del galoppo nazionale , armandosi di infinita pazienza e di grande autorevolezza.
La sua azione politica e diplomatica si rivolse verso il Ministero dell’Agricoltura del Regno d’Italia, presieduto dal gigliato Francesco Guicciardini per ottenere in parte le risorse finanziarie e l’autorizzazione all’ importazione dello stallone di testa Melton,un purosangue fuoriclasse, vincitore nel 1885 del Derby Inglese, di proprietà di Lord Hastings. Canevaro investì in questo tentativo tutta la sua indomita tenacia, che gli consentì di ottenere da Guicciardini il via libera.
Seguirono a quella del prestigioso Melton le importazioni di Melanion, Lally, dell’inglese Clairon,erede di Wellingtonia ed Aida, fino a quella importantissima del francese Havresac II, figlio di Rabelais. Tali acquisti dall’estero,in parte effettuati dal Governo ed in parte da privati, si rivelarono indispensbili per l’avviamento dell’allevamento dei purosangue in Italia, era dunque nata la Razza del Purosangue Italiano. Molti anni piu’ tardi il leggendario Federico Tesio divenne il portabandiera all’estero della cosidetta “Industria del Puro-Sangue Italiano”.