UNIRE, si è dimesso il Commissario Baggio
TIZIANO BAGGIO ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di Commissario Straordinario dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNIRE). La lettera ufficiale è stata presentata nella giornata di venerdì 4 giugno al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan.
I motivi delle dimissioni sono ampiamente spiegati nel comunicato dell’UNIRE, che riportiamo in un file a parte e che contiene roventi dichiarazioni dello stesso Commissario dell’UNIRE, di solito assai misurato e parsimonioso nei suoi rarissimi commenti.
Tiziano Baggio, uomo di Luca Zaia, era stato nominato Commissario dell’UNIRE dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto del 13 marzo 2010 su proposta dello stesso Zaia allora ministro dell’agricoltura. Che non corresse buon sangue tra Galan e Baggio e tra Galan e l’ippica in genere si era capito fin dal primo momento. Nella sostanza, l’unica proposta concreta fatta dal ministro Galan per salvare un’Ippica sull’orlo del baratro era stata quella di far approvare dal Consiglio dei Ministri la nomina di un Comitato Interministeriale, sulla composizione del quale dal MIPAAF non è mai giunta notizia e sui cui effettivi poteri nessuno ha mai pienamente creduto.
Se a ciò si aggiunge che Baggio, manager veneto di provata esperienza, si deve essere reso conto che l’Ippica, soprattutto in questo momento, non può sperare di ricevere alcun aiuto concreto da parte del Governo (cosa che invece Zaia era stato capace di realizzare, sia pure con un provvedimento-tampone di 150 milioni per il 2009 e per il 2010, soldi ricavati dai proventi delle slot-machines), ecco che diventa logico, se non inevitabile, un gesto plateale come le dimissioni presentate letteralmente... sbattendo la porta.
La domanda dell’uomo qualunque viene spontanea: ma perchè Baggio ha accettato un incarico assai scomodo come quello di timoniere di un Ente in crisi nera ben sapendo che lo scenario politico poteva cambiare, cosa che si è puntualmente verificata con Zaia (Lega) da ministro a governatore del Veneto e con Galan (PdL) da governatore del Veneto a ministro?
I due subcommissari Stefano Luciani (allevatore di galoppo) e Alessandro Viani (presidente dell’associazione allevatori di trotto) per ora non si sono dimessi e restano in carica come del resto resta in carica lo stesso Baggio per l’ordinaria amministrazione. La quale ormai è la situazione in cui l’UNIRE vive quotidianamente perché, come tutti sanno, è ancora in alto mare il bilancio di previsione del 2010.
Le dimissioni di Baggio sono un altro colpo di piccone al mondo dei cavalli. L’unico augurio è che il ministro Galan si renda effettivamente conto della situazione comatosa del settore e convinca Baggio a ritirare le sue dimissioni, dandogli quanto meno un appoggio o un riconoscimento... morale.






















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