Ughi: ''Rendere Piazza di Siena più divertente''
A PIAZZA DI SIENA tradizionale bilancio di fine concorso. La conferenza stampa stranamente si è tenuta nel pomeriggio di domenica 30 maggio prima della disputa del Gran Premio Roma: stranamente, perchè una vittoria azzurra nella massima gara individuale avrebbe galvanizzato l’equitazione italiana, il cui bottino nello CSIO n. 78 di fatto è assai scarso. Abbiamo messo in bacheca solo due successi, quello di Gianni Govoni in una “categoria bassa” e quello che non conta nella prova di potenza perchè è stata una gara assolutamente fatta in casa essendo scesi in campo solo otto cavalieri italiani.
Gli spunti più interessanti sono venuti da Maurizio Ughi, presidente della società SNAI sponsor-numero 1 della manifestazione: “ Gli aspetti che mi preme sottolineare le scommesse e il pubblico. Le scommesse sono andate al di là di ogni previsione. La gara sulla quale abbiamo ricevuto più scommesse è stata la “potenza” nella quale forse abbiamo restituito più di quanto abbiamo incassato. Direi che la proposta che mi ha fatto Juan Carlos Garcia qualche giorno fa è molto interessante. E cioè chiedere ai cavalieri di dichiarare prima di entrare in campo se quella gara la faranno per lavorare e preparare i cavalli per categorie più importanti o la faranno per vincerla. In questo modo io credo si possa dare agli scommettitori un ulteriore elemento di riflessione”. La proposta di Garcia vale soprattutto per la giornata d’apertura, nella quale le prime due gare a cronometro da sempre sono di rodaggio.
“Il pubblico. Penso che i cavalieri – ha proseguito Ughi – dovrebbero essere più disponibili a partecipare a gare magari meno belle dal punto di vista tecnico ma più affascinanti: l’inseguimento, l’elevazione, le sei barriere, l’eliminazione diretta... Ritengo che questo possa essere uno dei modi per coinvolgere il pubblico”.
Andrea Paul Gross, presidente della FISE, dopo aver ringraziato... il mondo intero, si è accorto che “bisogna riconquistare quella fetta di pubblico popolare romano che in questi anni ci ha un po’ lasciato”, che bisogna inventarsi qualcosa, per esempio attraverso i Comitati Regionali, per far sì che le tribune non siano quasi totalmente vuote nella giornata di apertura (“sembra di stare in un ippodromo” aveva commentato giovedì un cronista) e soprattutto che si torni a registrare il “tutto esaurito” nel giorno della Coppa delle Nazioni (cosa che quest’anno non si è davvero verificata).
Alessandro Maspes, “braccio esecutivo” della società Infront che cura l’allestimento vero e proprio di tribune, stand, servizi e quant’altro, ha parlato di un 22% in più nella vendita dei biglietti alle ore 15 appunto di domenica. Stessa percentuale in aumento nelle visite al sito internet. La sera si è dimenticato di comunicare le cifre finali ma non importa.
Infront e Fise hanno firmato un accordo triennale per cui la Infront nel 2011 non dovrà fare tutto in 25 giorni come è accaduto quest’anno perché il contratto era in scadenza e rinnovarlo, evidentemente, ha richiesto lunghe e ponderose trattative. Forse stavolta la Infront ce l’ha fatta perchè Piazza di Siena 2010 è apparsa tale e quale alla Piazza di Siena degli ultimi anni.