Tutti ad Agnano per il Derby degli zampognari
E finalmente venne il Derby-day. Tutti ad Agnano, eppure nel giorno di Santo Stefano non guasterebbe un pellegrinaggio a Tor di Valle per meditare sui resti dell’ippodromo romano di trotto e per onorare in qualche modo un appuntamento che dal 1959 sembrava inamovibile per la città di Roma e per l’ippica italiana in genere. Il Galà del trotto, clou del 26 dicembre e una volta chiamato Gran Premio Gaetano Turilli, è stato ridotto ad essere una delle prove di contorno appunto del Derby-day che quest’anno si celebrerà all’ippodromo napoletano.
Una soluzione temporanea, quella del Derby alla fine di dicembre. Si ha però la quasi certezza che in futuro sarà in discussione la data ma non la sede, almeno stando a quanto a suo tempo dichiarato dal ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo: “Il Derby sarà di chi lo saprà organizzare”. E non c’è dubbio che la società Ippodromi Partenopei abbia dato prova di notevoli capacità in questo scorcio di annata: in tre giorni ad Agnano c’è stata una autentica scorpacciata di grandi corse, tutte recuperate come sotto-clou dei due Eventi, ovvero il Gran Premio Lotteria e il Derby.
Piace questo Derby alla fine di dicembre? C’è un modo molto semplice per saperlo. Basta fare un salto a Via San Gregorio Armeno dove in ogni bottega si fabbricano non solo i presepi ma anche i pupazzi che immortalano personaggi e fatti della cronaca quotidiana. Se in un presepio c’è un cavallo o un sulky, vuol dire che Napoli ha già fatto sua la corsa più classica e più prestigiosa e non ha alcuna intenzione di mollarla…
Il Derby degli zampognari e il suo lussuosissimo contorno sono pronti ad andare in scena. Ad altri spetta il compito della cosiddetta “analisi tecnica” della giornata. A noi preme sottolineare come la concentrazione di tante corse di cartello in tre giorni sia per l’ippica come il famoso bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Mezzo pieno perché i risultati sono stati finora positivi e ciò potrebbe costituire una nuova “base di lavoro” per la programmazione futura, sulla quale si discuterà il 9 gennaio al ministero dell’agricoltura. Mezzo vuoto perché vanno a ramengo tradizione e significati quando le singole corse finiscono in una specie di calderone per cui perdono attrattiva e valori .
Tutti ad Agnano, dunque. I napoletani scopriranno l’emozione di un Santo Stefano all’ippodromo. Gli scommettitori avranno un programma di alto livello su cui concentrarsi. L’augurio è che la conta finale dimostri come ci sia sempre e comunque un abisso tra i trottatori veri e quelli delle corse virtuali.