Trekking, nelle Marche tappa del Trofeo Nazionale
DAL 22 AL 26 AGOSTO ad Apiro (MC) l’ottava tappa del Trofeo Nazionale Trekking che si concluderà in ottobre a Latina e che ha visto fino ad ora la adesione di circa 90 cavalieri. Questo appuntamento di fine estate, organizzato dal’ASD “Il Gaucho”, prevede quattro giorni di cavallo con percorsi inseriti nella splendida Riserva Naturale del Monte San Vicino e Canfaito e nelle sue immediate vicinanze.
A rendere unico questo angolo della regione Marche è la presenza di una zona pianeggiante in cresta che si alterna alle zone boschive e ai pascoli: un susseguirsi di splendidi scorci che nel loro insieme formano un tutto pieno di armonia. La vegetazione è caratterizzata da vaste faggete con esemplari secolari che arrivano fino a 6 metri di circonferenza. Nei boschi della riserva vivono caprioli, gatti selvatici, gufi reali, falchi pellegrini, picchi rossi e diversi esemplari di lupi. Alle pendici del Monte San Vicino si trova il lago di Cingoli (o di Catreccioni) un invaso artificiale creato negli anni ottanta dallo sbarramento del fiume Musone e che ospita lucci, trote, persici reali, pesci gatto, carpe ed altre specie di pesci. L'acqua è pulita e cristallina e si incunea tra le colline formando lunghe ramificazioni.
Tra le ricchezze culturali di cui potranno godere i partecipanti al trekking spicca l'Abbazia di Santa Maria in Val Fucina, un'abbazia benedettina (di cui resta solo la cripta) che custodisce capitelli di grande interesse storico ed artistico. Da questo punto si vede la frazione di Elcito, arroccata su uno scoglio a 824 metri di altezza: un gruppo di case con una chiesa parrocchiale che regalano momenti di assoluto silenzio ai visitatori.
Altro scorcio da non perdere è quello dell'Eremo dell'Acquarella, immerso in uno splendido bosco. Si tratta di una Chiesa eremitica medievale che risale al XIV-XV secolo, addossata ad una torre di avvistamento che permette di controllare una gran parte della Valle dell'Esino e che faceva parte del sistema difensivo del castello di Albacina. Dalla parte opposta la Valdicastro, al confine con il Comune di Fabriano; circondata da monti, è caratterizzata da uno stupendo paesaggio naturalistico tipico degli Appennini.
In fondo a questa valle sorge l'omonima Abbazia Benedettina. Tutta la zona è stata resa celebre da San Romualdo degli Onesti, abate e fondatore dei Camaldolesi cenobiti-eremiti. Piccolo gioiello, ultimo ma non per questo menoaffascinante, la chiesetta dediata a San Domenico Loricato, Camaldolese del X-XI secolo. Egli è detto Loricato perché a scopo di penitenza indossava sempre una specie di camicia di ferro a maglie fitte, detta "lorica".
Nato nel territorio di Cagli, nelle Marche, era monaco a Fonte Avellana, quando il suo amico e maestro Pier Damiani lo chiamò a reggere la nuova comunità eremitica della Santissima Trinità alle falde del monte San Vicino. Alla morte, avvenuta nel 1060, il culto si diffuse rapidamente. Il corpo, posto nella chiesa a lui dedicata, quando nel 1400 il monastero si svuotò, fu traslato nella chiesa parrocchiale di Sant'Anna a Frontale (Macerata), dove è venerato.