Taranto, il 20 settembre finale del Campionato Stelle
Senza frusta e per beneficenza, questa volta con devoluzione alla onlus "Da Zero al Cuore" che si occupa del recupero e della cura dei cavalli anziani e bisognosi, il Campionato delle Stelle arriva a Taranto martedì 20 settembre per la finale dell'edizione 2022.
I partecipanti, tassandosi ognuno di 100 euro, ne destineranno quindi 900 alla causa indicata dalla sempre attiva e sensibile gestione del Paolo VI e di Milva ed Anita Carelli, figlie d'arte in tema di passione ed intraprendenza, nel solco tracciato dall'indimenticabile padre Donato e dal suo esempio.
Tanti i nomi importanti che hanno fatto parte del Circuito ippico-benefico fondato nel 1988 dai giornalisti Alberto Foà (che ne è anche oggi il coordinatore) e Franco Ligas ma per quanto riguarda il Campionato la storia è più recente e si parte dal 2009 con l'affermazione del fantino di galoppo Dario Vargiu.
Dopo di lui, nell'albo d'oro, sono entrati, in sequenza, la "voce" del ciclismo Riccardo Magrini, la campionessa di Trec Irina Pockar, l'imprenditore immobiliare Fabio Marchino, la popolarissima Jessica Pompa, lo stesso Alberto "Caramella" Foà, il calciatore Davide Morello, la barlady Giada Settimi, la straordinaria cantante Petra Magoni, l'imprenditore marchigiano Geri "Alvaro" Ramadori (che ha bissato nel 2021 e punta quindi al clamoroso tris nella sfida di martedì), Denise Trinca e il manager degli artigiani Maurizio Piergallini, anche lui in corsa a Taranto, come wild card indicata dal Mipaaf.
L'elenco dei finalisti, oltre a Ramadori e Piergallini, comprende la wild card dell'Ippodromo Nadia Marseglia, la prima avente diritto tra le lady Deborah Vitangeli, il romano Stefano Marsili, il toscano Paolo Chiari, il ligure Alessandro Catalano, il fotografo dell'ippica del sud Domenico Zizzi e l'imprenditore lombardo Gianluca Cortellazzi.
Al sorteggio i cavalli considerati più forti sono andati alla Marseglia, Zizzi, Chiari e Marsili ma prima di tutto tutte le corse (e specialmente quelle amatoriali) fanno storia a sè e poi neppure i cavalli di Piergallini e Ramadori sono da trascurare, senza contare poi la sensibilità di guida di Deborah Vitangeli e l'esperienza di Gianluca Cortellazzi, fresco vincitore a Modena come del resto ad Albenga Alessandro Catalano.
In pista per passione, amore e rispetto per i cavalli, per far del bene, per divertirsi e cercare di divertire. Per sport e in amicizia, rivali in gara, ma prima e dopo a far gruppo (sfottò inclusi), magari a tavola...