Stati Generali, la relazione degli Allibratori
RELAZIONE presentata dal Sindacato Nazionale Allibratori venerdì 6 marzo all’audizione per gli Stati Generali dell’ippica (Biblioteca del Mipaaf a Roma):
“Il Sindacato Nazionale Allibratori in risposta al primo quesito posto, propone il rilancio della scommessa ippica, ovvero la rivalutazione dello sport ippico.
Attualmente ci sono troppe corse, troppi cavalli e il pubblico non gradisce più questo genere di spettacolo.
Occorre pertanto un brusco taglio alle giornate di corse, costruire competizioni con più qualità, in particolar modo nelle corse al trotto, programmare più inviti, più corse di categoria A.B.C.
Resta in ogni modo fondamentale il problema dell’assenza del pubblico.
Bisogna che le Società di Corse si mobilitino per far sì che la gente torni negli ippodromi (promozioni, pubblicità, ecc.) che si devono riempire.
Per ottenere questo, si deve offrire uno spettacolo attraente, non le solite corse di routine.
La giornata di corse deve essere attesa come un evento particolare. Solo così si potranno realizzare gli obbiettivi preposti.
Il rilancio della quota fissa negli ippodromi, come auspicato anche da diversi esponenti del settore, è subordinato alla realizzazione delle precedenti condizioni: un ippodromo deserto non potrà mai decollare.
Un’altra richiesta da noi più volte sottolineata è la riduzione del prelievo fiscale, cioè rapportare le scommesse ippiche alla stregua delle scommesse sportive.
Un innalzamento delle quote degli allibratori ha come conseguenza la lotta al gioco clandestino, il quale è proliferato anche grazie alla totale assenza di controlli nella maggior parte degli ippodromi.
Vorremmo altresì segnalare riguardo al quarto quesito, che in un recentissimo incontro con il Direttore dell’Ufficio Scommesse di AAMS dr. Luca Turchi, ci è stata prospettata la possibilità che gli Allibratori iscritti nell’Albo, possano operare negli Ippodromi Italiani che ne richiedessero la presenza.
Questa sarebbe una parziale soluzione alla nostra situazione bloccata dal 1998 dal regime di “prorogatio”.