Salto ostacoli, Porro "Europeo a cinque cerchi"
Il 2022 è stato il suo primo anno da responsabile tecnico FISE del salto ostacoli. Ombre e luci si sono alternate.“È stato un anno molto particolare in cui abbiamo certamente sofferto, ma abbiamo anche gioito”.
A Varsavia l’Italia è tornata in Divisione 1, la serie A, che nel 2023 impegnerà a fondo i binomi azzurri, soprattutto in World Cup.
“A Varsavia a differenza di Austria e Spagna (che avevano 3 dei 4 binomi del mondiale) noi avevamo schierato solo Chadellano. Eppure è proprio lì che abbiamo ottenuto la promozione in Divisione 1. Questo vuol dire che abbiamo tanti cavalli giovani di qualità”.
Non essere presente, come Italia del salto ostacoli, in questi giorni al grande appuntamento di Ginevra le ha creato preoccupazione?
“No, non essere a Ginevra non mi ha destato preoccupazione anche perché saremo alla tappa di World Cup dell’Olympia con due cavalieri: Bucci e De Luca. Del resto, abbiamo preso parte a tutte le tappe di Coppa del Mondo di questa nuova stagione e saremo presenti anche nelle successive. Stiamo facendo un percorso che ci consentirà di affrontare al meglio i più importanti appuntamenti”.
Lei crede molto nei giovani ma sembra che siano ancora gli anziani come Bucci, Gaudiano, Martinengo, De Luca a dare qualche soddisfazione.
“Diciamo che, certamente, Bucci, Gaudiano, De Luca, Martinengo e tanti altri sono dei punti di riferimento della nostra squadra, ai quali però, abbiamo affiancato giovani cavalieri e amazzoni e cavalli giovani che si sono ben comportati durante la stagione”.
La campionessa d’Italia 2022 Francesca Ciriesi ha fatto sognare ma pure disperare in gara e la sua cavalla Cape Coral dai Mondiali di agosto non è più apparsa in pista
"Francesca Ciriesi si è comportata molto bene nelle diverse coppe delle nazioni che ha disputato. A Cape Coral, ma anche a Conquestador abbiamo deciso di dare un po’ di riposo dopo il mondiale. Quello che è successo il secondo giorno del Campionato del Mondo è successo a lei, ma anche a Kevin Staut, al Campione d’Europa Andre Thieme. Sono comunque episodi che possono capitare”.
Nel 2023, oltre ai tradizionali appuntamenti del CSIO a Piazza di Siena e del Global al Circo Massimo, ci sarà il Campionato d’Europa a San Siro nel quale l’Italia potrebbe ottenere quella qualificazione olimpica che gli sfugge da 18 anni.
“Sarà una stagione importantissima per noi. Stiamo lavorando per riuscire a ottenere la qualifica a cinque cerchi nel Campionato d’Europa che disputeremo in casa e questo – almeno dal punto di vista del morale e della voglia di fare bene – è per noi un punto a favore”.
Il grande problema del salto ostacoli azzurro è la mancanza di cavalli all’altezza degli impegni internazionali, dovuta anche alla vendita di soggetti di pregio.
“Certamente è un problema con il quale dobbiamo fare giornalmente i conti. In effetti rispetto all’estero qui in Italia mancano un po’ di sponsor disposti ad acquistare cavalli. Da qualche anno stiamo puntando su un movimento di giovani cavalli che sono certo faranno parlare di loro ben presto Continueremo, per esempio come successo ad Atene, ad impegnare cavalli di cui alcuni peraltro italianissimi nelle coppe inferiori”.
Lei è lombardo di nascita, classe 1964. Come è diventato tecnico del salto ostacoli?
“Sono approdato a fare il tecnico della prima squadra dopo che per alcuni anni ho seguito le squadre di seconda fascia. Già da lì stavano emergendo ottimi binomi; quelli che poi ho avuto la possibilità di impiegare nelle coppe delle nazioni durante la stagione. Il 2022 è stato il mio primo anno da tecnico della prima squadra. C’è tanto lavoro da fare e c’è bisogno del sostegno di tutti”.
Si è operato recentemente al ginocchio. Cavallo 2000 le fa i migliori auguri di una pronta guarigione e di un veloce rientro in attività.
“Si, grazie mille. Ho subito l’operazione l’1 dicembre e adesso sono in via di guarigione. Tutto è andato per il meglio, per fortuna”.