Piazza di Siena - Argento nella coppa
Molte battaglie e addirittura guerre sono state perse per colpa di un messaggio non recapitato o non capito. Quello della Coppa delle Nazioni 2023 è chiaro e per fortuna il c.t. FISE Marco Porro lo ha compreso per tempo.
Alla bella generazione di azzurri che hanno regalato all’Italia i successi 2017 e 2018 è rimasto poco da dire, la mejo gioventù è ormai un’altra, quella che con grande entusiasmo e molta classe ha siglato un secondo posto che fa epoca, se non altro per il fatto che era mezzo secolo che un team tricolore non duellava in barrage per la vittoria. Una maledetta strusciata sul secondo ostacolo e l’Italia non ha tracannato la terza Coppa delle Nazioni degli Anni Duemila.
La squadra azzurra ha compiuto comunque un'impresa giungendo seconda (dietro la vincitrice Irlanda) come non succedeva dal 1973, quando a Piazza di Siena imperavano i fratelli d’Inzeo. Stavolta nella Coppa delle Nazioni (categoria a 2 manches, ostacoli da 1,60 m, 220.000 euro, 40 partenti) delle 10 squadre in gara (15 salti su 12 ostacoli) soltanto le migliori 8 della prima manche venivano ammesse alla seconda, con 7 salti su 6 ostacoli nell’eventuale barrage (spareggio).
In campo (tra parentesi le vittorie a Piazza di Siena) Svizzera (2), Germania (10), Italia (29), Svezia (2), Irlanda (0), Brasile (0), Gran Bretagna (9), Belgio (2), Francia, Olanda (1). L’Italia aveva al via Francesca Ciriesi a bordo della sua Cape Coral (0 e 4 le penalità nelle manche), Antonio Maria Garofalo su Conquestador (4/0), Emanuele Gaudiano con Crack Balou (4/12), Giampiero Garofalo in sella a Max Van Lentz Schrans (0/0).
La prima manche terminava con l’Italia seconda in classifica, a pari penalità (4) con la Svezia (olimpionica 2021 e iridata 2022) prima e la Francia (vincitrice della Coppa 2022) terza. Poi Germania, Irlanda, Belgio, Gran Bretagna e Olanda. Fuori Brasile e Svizzera.
La seconda manche, grazie ai percorsi netti dei fratelli Garofalo, portava l’Italia al barrage con l’Irlanda, entrambe con 8 penalità. Nell’ultimo scontro scendevano in campo la ventinovenne modenese Ciriesi con Cape Coral e il ventitreenne irlandese Michael Pender su HH Calais. Il cavaliere di Dublino stampava un percorso netto - regalando al suo Paese il primo successo nella Coppa romana - mentre la modenese sbagliava sulla seconda barriera.
Dopo si piazzavano Francia, Svezia, Germania, Olanda, Belgio, Gran Bretagna e Brasile. “Una squadra nata in sordina ma con grande determinazione, che si è aumentata durante la Coppa. Ragazzi di notevole talento e disponibilità” ha detto commosso il c.t. FISE Marco Porro a fine giornata “Soprattutto quella di Francesca Ciriesi a tornare in gara per giocarsi la vittoria”.