Nuove scommesse ippiche in Francia
Due nuove interessanti scommesse creano una rivoluzione nel mondo delle corse francesi, dopo la convalida del Consiglio Costituzionale di due nuove forme di giochi, sempre nella scia del "pari-mutuel" accompagnate da una fiscalità favorevole alla filiera del settore: le scommesse "live" sugli eventi in corso e le scommesse su circa 150.000 corse storiche "a condizione che ne consentano la preservazione dell'integrità" come recita il comunicato delle due società madri: SETF per il trotto e France Galop.
Da un punto di vista storico si tratta della prima estensione del campo di applicazione delle scommesse ippiche a totalizzatore dal 1891, anno di approvazione della legge che le regolava.
La prima tappa di un processo di individuazione delle nuove tendenze dei consumatori, una necessità assoluta per consolidare il modello di finanziamento autonomo della filiera ippica agricola e assicurarne la sopravvivenza. Ogni anno la filiera contribuisce al PIL francese con circa 2,3 miliardi di euro, partendo da circa 9,5 miliardi di gioco, di cui 835 milioni ritornano al settore per i premi al traguardo, l'organizzazione delle corse, i controlli, le provvidenze, l'allevamento. Le scommesse finanziano completamente il settore permettendogli di essere autonomo, senza pesare sul bilancio dello Stato.
Jean Pierre Barjion, presidente di SETF e Guillaume de Saint Seine, presidente di France Galop in un comunicato congiunto hanno dichiarato: "Questa decisione è una notizia eccellente di cui siamo molto soddisfatti. Si allargano le nostre possibilità, anche se si tratta di una prima tappa. Si aprono nuovi orizzonti che permetteranno alla filiera ippica di affrontare il futuro con maggior serenità"
La struttura funzionale e piena di iniziative dell'ippica francese dà ancora una volta una significativa prova di sè, come in qualche modo abbiamo delineato in questo sito nell'articolo del 21 gennaio 2025 "Il Prix d'Amerique e il trotto francese".
Un dato minimo, per un rapido confronto con la situazione italiana: da noi la raccolta nel 2024 è stata di 649 milioni e 43 milioni sono andati all'Erario.