Mondiale Attacchi, Luca Cassottana, rivelazione italiana
Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere all’evento recentemente conclusosi il 25 settembre 2022 ai Pratoni del Vivaro, non è stato solo testimonial di una manifestazione sportiva di alto livello, bensì di un avvenimento unico per la presenza di equipaggi in gara al top della classifica mondiale.I piu’ grandi nomi della disciplina sportiva degli attacchi si sono succeduti nella prova di dressage, di maratona e di coni, gli uomini e donne dando prova di alta tecnica e i cavalli di infinita generosità.Spettacolo da non perdere che è stato seguito dai fan delle varie Nazioni che inneggiavano all’equipaggio del proprio Paese.
Piu’ applaudito che mai il nostro Luca Cassottana, 42 anni, impresario edile, socio del Gruppo Italiano Attacchi, dedito all’allenamento nel tempo libero, unico a portare la bandiera italiana, che con coraggio, tecnica, capacità e padronanza delle proprie emozioni si è posizionato al 25° posto della classifica finale.
Abbiamo intervistato Luca Cassottana alla fine della gara per conoscere meglio questo giovane ma esperto sportivo che tanta emozione ha provocato nel pubblico italiano.“Ho partecipato a sei campionati mondiali di singolo- racconta Luca- poi ho comprato una pariglia di cavalli giovani tre anni fa, e, un anno fa, ho comprato una pariglia da un driver italiano e un terzo cavallo in Ungheria. Ho deciso di procedere con un allenamento piu’ adatto per la partecipazione ad un mondiale di tiro a quattro anche sotto la spinta del mio allenatore tecnico, Bram Chardon.Il Focus dell’allenamento è lo stesso per un cavallo o per quattro: punto sulla scala del training in diverse maniere a seconda del temperamento del cavallo.Non c’è alcun segreto, solo lavoro costante.Lavoro con i big di questa disciplina ma non mi sento uno di loro. Sono molto freddo, mi mantengo isolato, ma l’emozione mi sgorga spontanea finita la competizione.Le prove affrontate sono state molto impegnative, specie la maratona dove servono cavalli molto allenati nel fondo.”
Alla nostra domanda circa la tecnica non verbale né manuale di comunicazione con i cavalli, Luca Cassottana ci racconta che tiene in particolare conto la comodità dell’animale, il linguaggio del corpo, il giusto equilibrio che una corretta “lettura” dell’espressione del cavallo comporta, manifestando il driver una richiesta che verrà esaudita solo se presentata al momento giusto. Il resto è solo stress per l’animale.Il rispetto per il cavallo è la base per un rendimento al massimo delle possibilità.Quali saranno i programmi futuri della rivelazione tutta italiana di Luca Cassottana? Vacanze per i cavalli, poi allenamento per i campionati internazionali di marzo prossimo e per il campionato europeo.Lo attendiamo ai prossimi appuntamenti sportivi.Con i piu’ grandi ringraziamenti per ciò che ci ha regalato.