Cavallo 2000

PRIX D’AMERIQUE secondo i piani prestabiliti. Ready Cash ha trionfato per il secondo anno consecutivo, ribadendo di essere il numero 1 in Francia (se non addirittura in Europa). Nella sua scia la regolarissima Roxanne Grif, il quasi-sconosciuto The Best Madrik e lo svedese Maharajah, che un anno fa si piazzò secondo e anche stavolta era ritenuto il “nemico” per eccellenza di Ready Cash.
Male i due indigeni: nono Main Wise As (ora di scuderia olandese), diciassettesima e ultima Lisa America. Eppure si deve alla figlia di Varenne se l’Amèrique 2012 ha avuto un lampo di azzurro. Lisa America, infatti, coglieva una partenza fantastica e si portava al comando (annullato un primo segnale). L’illusione è durata solo pochi istanti per la dirigenza dell’ASSI (ex UNIRE) presente al gran completo a Parigi e per quello spettatore che nel parterre ha sventolato il Tricolore. Timoko infatti non ha esitato a farsi sotto e a guadagnare la prima posizione.
Ready Cash era alla sua terza partecipazione. La prima nel 2010 non fa storia: ruppe e  finì squalificato nella corsa vinta da Oyonnax che sbancò il PMU con la quota di 173. Quest’anno la sua marcia di avvicinamento è stata un crescendo: primo nei premi Bretagne, Bourbounnais e Bourgogne, terzo nel Prix de Belgique. Un piazzamento ancor più significativo delle vittorie perchè ottenuto dopo uno svolgimento onerosissimo (aggravato dall’handicap iniziale di 25 metri).
Il guidatore Franck Nivard (terza vittoria, la prima con Meaulnes du Corta nel 2009) ha fatto la cosa giusta quando si è lasciato superare da Maharajah: lo svedese gli ha fornito “la schiena buona”, come si dice nel gergo del trotto. Il driver, che a Bazire contende la leadership tra i guidatori-jockeys in Francia, se l’è vista brutta poco prima della retta finale. Ready Cash era ingabbiato nel gruppo e, grazie al cedimento di Private Love, ha trovato lo spazio per scattare e lasciarsi alle spalle i diciassette avversari.
Tribune gremite, come ogni anno. Rabbia e voglia di piangere negli italiani che hanno seguito su Rai Sport (impeccabile la cronaca di Claudio Icardi)  la corsa definita “il mondiale del trotto”. In Francia l’ippica è uno sport nazionale, da noi gli ippodromi sono chiusi da 29 giorni e ci resteranno ancor per un bel pezzo. Non è un incubo notturno, è l'amara realtà!

Ready Cash subito dopo il traguardo. Foto Stefano Grasso per cavallo2000