Ippica. L'urlo di dolore di Roberto Faticoni
Comunicato. "Da tempo leggo comunicati interviste e proclami fatti da personaggi che hanno militato nell'ippica delle vacche grasse e di altri che si sentono imprenditori e sinceramente resto sempre piu sconcertato nel sentire che si proclamano salvatori del settore dopo averlo distrutto. la riforma del settore non può dipendere dalle scommesse rimanere alla merce' di esse sarebbe accettare la fine sicura, anche un ignorante come me in materia lo ha capito infatti sento anche contraddizioni costanti nelle dichiarazioni fatte dagli stessi si parla di generazioni perse di giocatori, di giochi moderni molto differenti dal nostro ....... Io mi chiedo....che mestiere facciamo noi?? Ci occupiamo dell'allenamento e guida dei nostri cavalli, ovvero i “cavallari”, pertanto cominciamo ognuno ad occuparci dei ruoli di nostra competenza.... Ai concessionari lasciamo il loro ruolo, così pure agli ippodromi alla filiera il resto, e la cosa diventa facile e semplice.
Prendiamo ad esempio il CONI, con le Federazioni non si preoccupa di tutto il resto ma solo dello sport puro...perche' noi non siamo in grado di farlo? Stiamo assistendo ad un cambio generazionale e direzionale in tutti i settori, perche' noi non possiamo? Io come rappresentante di una categoria produttiva non smettero' mai di sostenere che le risorse del settore devono essere distribuite in base al lavoro svolto seriamente basandosi su regole e trasparenza. Il futuro della nostra ippica lo vedo creando tre federazioni, la federazione degli ippodromi, la federazione del galoppo, la federazione del trotto, tutte sotto il controllo dello Stato con un unico presidente votato dalle 3 federazioni, un manager che possa avere tutta la forza del settore, anche un nostro politico (tanto fuori dai palazzi non contiamo nulla oppure contano quelli che li hanno come amici ). PERCHE NO????
Le scommesse tutte in mano ai concessionari con una percentuale del 2% ed una risorsa come abbiamo ora con il patto di stabilita' fino al 2018 per darci avviamento ...e nel frattempo riformare la scommessa immediatamente facendo si che i concessionari del gioco capiscano se l'ippica e' in grado di continuare o di morire ....sara' nell'anno 2017 che faremo il punto della situazione seduti a tavolino perfezionando il tutto. E' assurdo ora dire agli allevatori di coprire le fattrici che forse ci salviamo, non si puo' dire agli allenatori guidatori e proprietari che nn perderanno nulla...fantasia..solo fantasia e cosi sappiamo tutti ahime' come andra' a finire. Il mio e' un urlo di dolore verso uno sport che ho amato e amero' per sempre ,che mi ha dato da vivere... tantissime gioie e dolori, che non rimpiangero' mai, ma continuare a sentire queste inutili proposte di riforma continuando a litigare senza mai concretizzare nulla mi viene da dire … vergogna a noi che nn alziamo la testa e non tiriamo fuori gli attributi facendo valere le nostre ragioni difendendo la nostra vita. Qualcuno di noi forse ancora non ha capito bene dove ci vogliono portare...... Spero che questo messaggio sia recepito da tutta la filiera produttiva, da chi ama l'ippica , l'animale cavallo e tutto quello che lo circonda".
ROBERTO FATICONI