Ippica in lutto, la scomparsa di Ubaldo La Porta
MILANO. L'ippica italiana è in lutto per l'improvvisa scomparsa del Presidente dell'Anact Ubaldo La Porta. Se ne va a 54 anni una persona di valore, ippico illuminato che con passione aveva messo a disposizione del settore la sua esperienza professionale. Di formazione giuridica - era professore universitario di diritto privato -, stimato professionista La Porta era diventato uno dei notai più importanti di Milano.
Il padre Leonardo nei primi anni Settanta gli aveva trasmesso la passione per le corse dei cavalli. Ubaldo allevava e i suoi cavalli correvano sotto le insegne della scuderia Leonardo. Uomo di successo nella professione, il suo tratto umano ne faceva anche un piacevole interlocutore, propenso all'amicizia e alla conversazione. Nelle stagioni recenti si era messo al servizio del settore.
Aiutare l'ippica in crisi era stata una sua urgenza e si era candidato alla Presidenza dell'Anact mettendo a disposizione il suo bagaglio di conoscenze giuridiche, innervandole nella discussione sui temi della politica ippica. Era intervenuto anche in un recente convegno svoltosi a Pisa nel quale sono state presentate riforme per un'ippica del futuro. La sua scomparsa, dopo una breve malattia, ha addolorato tutto il mondo che ruota attorno alle corse dei cavalli, tanti gli attestati di stima e i messaggi per una persona che è stato compagno di viaggio in in quella meravigliosa avventura che è il cavallo da corsa. Non dimenticheremo il valore dell'uomo e la passione con cui portava avanti le battaglie per dare futuro a un mondo straordinario come quello dell'ippica.