Ippica allo stremo, chiusura totale dal 22 febbraio
LA RAPPRESENTANZA UNITARIA dell’ippica comunica ” Il 13 Febbraio si è riunita l’Assemblea plenaria delle Associazioni Ippiche Nazionali per esaminare la gravissima ed ormai non più sostenibile situazione in cui versa l’ippica italiana.
E’ stata una assemblea molto partecipata , con la presenza della stragrande maggioranza delle Associazioni Nazionali e dopo un’ampia ed appassionata discussione è stato unanimemente condiviso :
1 – di esprimere grande “ indignazione “ per il modo con il quale i due Ministeri competenti: Agricoltura e Finanze, hanno gestito in questi mesi e dopo la soppressione di Assi, l’intera “ questione Ippica “.
2 – di respingere integralmente il Decreto Interministeriale del 31 gennaio scorso, chiedendone l’immediato ritiro e sollecitare l’ adozione di un nuovo ed urgentissimo Decreto condiviso con l’intera Filiera Ippica.
3 - di richiedere al Ministro Catania l’ urgente convocazione della Rappresentanza Unitaria Ippica, finalizzata ad un nuovo Decreto Interministeriale che finalmente affronti e risolva i gravi problemi del Settore, dando contestualmente prospettive di rilancio e sviluppo.
4 – di dover,purtroppo, a causa della mancanza delle risorse economiche, dovute e non corrisposte da parte della Pubblica Amministrazione e necessarie per l’organizzazione dello spettacolo Ippico, SOSPENDERE L’ATTIVITA su tutto il territorio nazionale a decorrere dal 22 febbraio p.v.
5 – di sostenere e promuovere le iniziative di protesta in corso su tutto il territorio nazionale.
6 - di dare mandato ai propri legali di assumere tutte le necessarie iniziative in sede giudiziale , a tutela dell’intero comparto: Allevatori, Proprietari, Professionisti ed Ippodromi.
7 – di non partecipare al programmato incontro con il Sottosegretario Vieri Ceriani, fino a quando non saranno ricevute le necessarie e concrete risposte dai competenti Ministeri ai gravissimi problemi che l’intera ippica sta vivendo sulle spalle di 50.000 famiglie, di migliaia di operatori e dipendenti, sui 40 ippodromi nazionali."
VOGLIAMO SALVARE I NOSTRI CAVALLI - LE NOSTRE AZIENDE – IL NOSTRO LAVORO
L’IPPICA NON PUO’ E NON DEVE MORIRE !!!!!