Il trotto americano riflette su se stesso
In un ampio articolo apparso sul numero di maggio di "Hoof Beats", la rivista mensile dell'Associazione del Trotto degli Stati Uniti (USTA), il presidente dell'Associazione Joseph Faraldo ha svolto una dettagliata analisi sull'andamento dell'attività del settore, sulle criticità e sui temi da affrontare per il mantenimento e l'accrescimento della struttura sportiva, che riportiamo brevemente.
E' opportuno fornire una serie di dati per inquadrare lo stato di salute del comparto. Il totale del gioco nel 2024 è stato di 1.470.658.000 dollari, con un calo di 114.699.000 dollari rispetto al 2023, il 7,23% in meno. L'ammontare complessivo del gioco del 2024 riflette la decrescita nella maggior parte dei 33 ippodromi, in solo sette dei quali si è verificato un aumento.
I premi del 2024 hanno visto un calo complessivo dell'1.93%, attestandosi a 491.734.380 dollari in 3.149 giornate di corse, rispetto ai 501.391.585 dollari per le 3.218 giornate dell'anno precedente, con una media di premi per corsa di 42.525 dollari contro i 45.552 dollari del 2023.
Le corse al trotto sono gestite in autonomia da quelle del galoppo. I due settori sono totalmente separati.
L'articolo di Faraldo si intitola "Torniamo a noi. Riprendiamo il controllo del nostro prodotto". Il testo è organizzato in modo da evidenziare e analizzare l'andamento economico, nodo sul quale sono svolte considerazioni relative ai punti deboli del settore.
- Il segnale di esportazione e trasmissione delle corse è quasi regalato a tariffe ridicolmente basse.
- Il prodotto viene offerto ad alcuni soggetti - tra cui le agenzie fuori dagli ippodromi e le agenzie di deposito di scommesse con conti autonomi - per ritorni economici sempre più bassi, consentendo a tali agenzia di accrescere sempre più i loro profitti
- Sono in continua crescita alcuni gruppi di scommesse online (i cosiddetti "cartelli" di criptovalute), che sono organizzati attraverso algoritmi matematici e operano con un modello che garantisce sconti per il segnale fornito dall'USTA, a costi minori di quelli di mercato, in quanto forniscono un livello garantito di scommesse fuori dal campo di corse.
- Le corse fanno affari con il monopolio del segnale, e sarebbe necessario accrescere l'uso del digitale o forse creare un'altra alternativa con la fibra ottica che riaffermi il controllo sui contenuti generati dall'ippica.
- Può l'intero settore produttivo tentare sempre di più di raggiungere i mercati stranieri (attraverso gli ippodromi europei) per consentire di scommettere sui nostri cavalli e avvantaggiarsi con le nostre tariffe in questo scambio?
In uno sforzo per emendarci dagli errori commessi, le scommesse a quota fissa potrebbero essere un modo per accedere alle scommesse sportive, oltre a quelle sulle corse dei cavalli. Molti Stati hanno progressivamente legalizzato le scommesse sportive - che sono tutte a quota fissa - la cui crescita è stata molto accentuata negli ultimi anni, e ha portato rapidamente a lasciare indietro il gioco sulle corse, che è in declino negli USA. La crescita delle scommesse sportive sta cannibalizzando gli scommettitori e gli appassionati delle corse di cavalli. E' necessario cercare di muoversi verso la quota fissa nelle corse, sviluppando sinergie col settore del galoppo, arrivando a una condivisione delle scommesse dei due settori.
Questo è già avvenuto a livello legislativo, con la proposta di una normativa presentata al parlamento dello Stato di New York che prevede la quota fissa per tutte le corse che si disputano sul territorio, con il ricavo attribuito al galoppo per due terzi e per un terzo al trotto. Gli operatori potranno così aggiungere la quota fissa agli altri tipi di scommesse, come il totalizzatore, e determinare in pratica quale sia la migliore.
Alcune considerazioni. Negli Stati Uniti le corse al trotto e quelle al galoppo sono organizzate e gestite da due organismi privati, del tutto autonomi l'uno dall'altro, USTA per il trotto e NTRA per il galoppo, senza alcuno controllo delle strutture dello statali e federali. Come è avvenuto in Europa circa 20-25 anni fa, si è allargata l'attività delle scommesse sportive, con tutte le ricadute negative che abbiamo già visto sul settore delle corse di cavalli nel nostro continente.
Attualmente anche in Francia - la realtà leader del trotto europeo - il 2024 ha fatto registrare un preoccupante andamento negativo delle scommesse ippiche, ma si sta provvedendo con l'introduzione di nuovi giochi e iniziative di marketing che si spera possano dare risultati in un sistema sostanzialmente sano che cerca di affrontare e risolvere i problemi che si trova di fronte.
Per la realtà francese rimando agli articoli apparsi sul nostro giornale: "L'impatto socio-economico dell'ippica francese" del 2 marzo 2025, "Nuove scommesse ippiche in Francia" del 21 febbraio 2015 e "Il Prix d'Amerique e il trotto francese" del 21 gennaio 2025.