I cavalli ed il senso del tempo
Spesso di fretta, nella vita quotidiana ci dividiamo tra molteplici impegni e, quando arriviamo dal nostro cavallo, capita che si fermi finalmente il tempo oppure, all'opposto, ci facciamo prendere ancora una voltadal turbine di cose che dobbiamo fare per preparare e allenare il nostro amico.
Ma il cavallo, come percepisce il tempo? Come possiamo impiegare al meglio il nostro quando siamo insieme perché sia piacevole e proficuo per entrambi?Il cavallo vive in maniera più ‘lenta’ di noi. Come gli altri animali si trova ben radicato nel momento presente. Al contrario di noi non ha pensieri sul passato né progetti che non riguardino l'imminente futuro.
Il solo sederci in paddock, seguirlo mentre bruca o osservarlo nell'ambiente in cui si sente a suo agio, ci aiuta a ricongiungerci nel qui e ora che troppo spesso dimentichiamo.
INSIEME, NELLO STESSO MOMENTO.Facciamo insieme questo esercizio alla portata di tutti, proviamo a fermarci, assieme al nostro cavallo o con il cavallo della scuola, stiamo semplicemente con lui e proviamo a dimenticare il resto, respiriamo profondamente, a lungo, e assaporiamo quella pace che gli animali possono insegnarci.
Provata questa sensazione, i momenti che passeremo insieme prenderanno un sapore nuovo, piacevole per entrambi. Per godere appieno del tempo che condividiamo con i cavalli, questo capacità di trovarci insieme, nello stesso momento, ne è il prerequisito.Oltre a giovare a noi stessi, cominceremo a vedere il nostro amico in maniera più realistica per chi è e per ciò di cui ha bisogno, l’ascolto dell’altro infatti necessita di concentrazione e condivisione.A questo punto potremmo decidere come impiegare il tempo a disposizione.
Ho capito che i cavalli hanno bisogno che ci dedichiamo a sviluppare con loro una relazione solida almeno quanto la preparazione atletica alla quale li alleniamo, quest'ultimo aspetto varia a seconda dell'attività che intendiamo svolgere.
PRENDERSI CURA L'UN L'ALTRO
La qualità della relazione sarà proporzionale a quanto riusciamo a metterci nei loro panni, a quanto siamo capaci di rispondere ai loro bisogni, a farli sentire al sicuro (essendo prede ne sentono la necessità) e parte di una squadra come se fossimo un piccolo branco. Queste abilità si possono sviluppare solo condividendo insieme il momento presente, altrimenti saremo sopraffatti dai nostri progetti e pensieri.
Anche da come ci prendiamo cura di loro i cavalli capiscono quanto teniamo a loro Per farlo occorre conoscerli a fondo, sapere cosa gli piace e cosa li fa stare bene, accudirli con attenzione tenendo conto del oro stato d'animo e del loro fisico, capire se hanno bisogno di giocare o fare una corsa prima di lavorare, se quel giorno sono un po' pigri o concedergli di rotolarsi nella sabbia a fine lezione.
Questi sono solo esempi ma in ogni caso, di cosa abbiamo bisogno per capire cosa serve al nostro cavallo? Tempo, spirito di osservazione e il cuore di voler fare il meglio sapendo che il nostro amico ci ripaga enormemente ogni volta che siamo in sua compagnia.
Se le nostre intenzioni corrispondono al rispetto dei suoi reali bisogni, per il cavallo sarà naturale prendersi cura di noi a sua volta, come accade nel branco, gli amici si accudiscono l'uno dall'altro per il bene dell'intero gruppo.
Quando il cavallo non è ospite in un maneggio ma siamo noi stessi a provvedere alla pulizia dello spazio in cui vive e alla sua alimentazione, spesso, gran parte del nostro tempo è dedicata a queste attività a discapito di montarlo o lavorare insieme. Per molti è una vera e propria sorpresa scoprire che si rinuncia volentieri a qualche cavalcata per accudire il proprio amico, difficilmente si riesce a farne a meno dopo averlo provato!
Giulia Gaibazzi www.equitazioneinarmonia.it