Galoppo ad Ascot. Il vero Champion è Farhh
Conferme, sorprese e rivincite. Il Champions Day a Royal Ascot è stato un vero e proprio tourbillon d’emozioni ed effetti speciali. Ricca di colpi di scena, colma di un coefficiente qualitativo estremamente elevato, la grande manifestazione regale ha archiviato l’ultima spettacolare parata di classiche della stagione, prima dell’atto finale in programma il prossimo 26 di Ottobre a Doncaster, circuito sul quale si disputerà il Racing Post Trophy.
Chiusa l’era di Frankel, per Farhh è arrivato il momento della sua consacrazione definitiva a livello di gruppo uno. Vittima di vari infortuni, soggetto di non facile gestione almattino e fuori dalle competizioni per un serio contrattempo fisico dopo la vittoria primaverile nelle Lockinge, che non gli aveva permesso il passaggio nelle Queen Anne, il Godolphin ha vinto le Champions Stakes da cavallo di altissima proporzione internazionale. L’esibizione fornita ad Ascot è stata di quelle da vero combattente, come lo ha anche definito il suo allenatore Saeed Bin Suroor. Il figlio di Pivotal è riuscito sul più bello a fermare lo stoico francese presentato da Corinne Barande Barbe, Cirrus Des Aigles, che dopo la clamorosa vittoria del Dollar a Longchamp, sembrava destinato a rilanciarsi ad una definitiva seconda apoteosi.
Il brasiliano Silvestre De Sousa ha compiuto un arguto lavoro tattico, ben sorretto dalla vivace frazione iniziale del compagno Hunter’s Light, con in sella Mickael Barzalona, vitale punto di riferimento ai fini del risultato. Nulla da fare per il favorito erede da Even Top, che pur trovando la perfetta dinamica tattica, è rimbalzato senza storia sul muro sorretto dal blues.
Eccellente perfomance anche dell’irlandese Ruler Of the World, che Ryan Moore non per caso aveva preferito ad Hillstar. Il Coolmore ha lottato per il successo senza nessun complesso con i due più stimati avversari, una gara che ha restituito al gruppo Coolmore, il derbywinner 2013 in splendido assetto. Nell’anno delle sue massime affermazioni, trainer Richard Hannon ha centrato grazie ad Olympic Glory, una fantastica edizione delle Queen Elizabeth II Stakes di gruppo uno.
Con l’ausilio della novità del paraocchi, il portacolori di Joaan Al Tani, senza dubbio l’uomo del momento dopo la vittoria di Treve nell’Arc De Triomphe, ha siglato la classicissima sul miglio, spaziando in un lungo e in largo avanti al supplementato Top Notch Tonto ed al ritrovato Kingbarns.
Messa da parte la sfortunata prestazione del Marois, il figlio di Choisir si è preso la meritata rivincita sull’inesistente francese Maxios, dopo una gara confusionaria nel Moulin de Longchamp. Solo quarto l’atteso Dawn Approach. Nel resto della giornata grande sorpresa con Seal Of Approval a 16 contro 1 nelle Champions Fillies, il successo meritato dell’irlandese di Edward Lynam Slade Power fra i velocisti e quella a sorpresa di Royal Diamond per la doppia veste di allenatore e jockey di un fantastico Johnny Murtagh.