Galoppo & Jockette/ Sara Del Fabbro è tornata in sella, vincendo
LIVORNO. L'estate del galoppo ha regalato presto una bella notizia: il ritorno in sella di Sara Del Fabbro e con un successo che è arrivato quasi subito, al terzo ingaggio, la prima corsa di sabato sera a Livorno. La nostra jockette, capace a novembre 2022 di portare l'ippica sulle pagine dei giornali generalisti, grazie allo strepitoso poker di vittorie all'ippodromo di San Siro, è stata assente dalle piste cinque mesi e mezzo.
"Mi sono operata alla spalla - ci dice il lunedì dopo il week-end del suo rientro, avvenuto venerdì a Follonica -, un'operazione in artroscopia, molto complessa. Ci sono voluti 5 mesi di riabilitazione e così ho perso la stagione di Milano".
Chiediamo a Sara qual è stata la parte più difficile da affrontare in questo percorso. Lei risponde così: "La parte più difficile è stato il post operazione con un mese trascorso con un braccio immobilizzato che faceva male".
Un jockey che sta fermo viene attraversato da tanti pensieri, vengono spazzati via progressivamente, con il lavoro quotidiano diviso tra la fisioterapia e la palestra. "Restano però sempre dei dubbi, io anche nei giorni che mi avvicinavano al ritorno in sella mi dicevo che sì mi ero allenata, avevo lavorato duro in palestra ma ero lì a chiedermi se tutto questo sarebbe bastato, se sarebbe stato sufficiente per dare ai cavalli che avrei interpretato tutta l'energia e l'intensità richiesta da una monta in corsa".
Quando sei tornata a montare al mattino? "A ridosso del rientro, nell'ultima settimana ho montato dei cavalli in lavoro presso la scuderia di Pierantonio Convertino a Pisa. E devo ringraziare lui per avermi supportato in questo ritorno alle corse così come sono grata al mio sponsor di aver continuato ad essere al mio fianco anche nel periodo in cui sono stata ferma. Entrambe rappresentano una meravigliosa attestazione di fiducia, quella di un trainer come Convertino meticoloso nel curare i dettagli e che ti fa lavorare in una scuderia dove tutto è in ordine, così come quella di un brand che ha investito su di te e sa aspettarti".
Dopo un piazzamento nel giorno del rientro, venerdì a Follonica, la vittoria della 'rinascita' di Sara è giunta presto, già alla domenica, nella prima corsa da Livorno, una bella condizionata sui 1500 metri dove ha vestito la giubba rossa e nera di Eternal Blossom. "E' una cavalla bellissima e forte, Pierantonio me l'ha consegnata in splendido assetto. Prima della corsa è anche fuggita in libertà ma per fortuna si è fermata alla racchetta, così abbiamo potuto essere al via. Ce la siamo giocata in testa e nel finale, rispondendo con coraggio e grinta alle mie sollecitazioni, lei è ripartita sotto l'attacco del cavallo montato da Dario Di Tocco. Abbiamo tenuto un'incollatura".
Il rientro al tondino com'è stato in questo ippodromo di Livorno che vive con passione ed entusiasmo le corse al galoppo? "Guarda, il pubblico mi ha accolto con un applauso talmente caloroso che mi sono emozionata tanto. Si vede nella foto che Enrico Querci mi ha scattato, sorrido di un pieno di felicità, inebriata da quell'accoglienza, dall'affetto di questa gente, un calore che si trova negli ippodromi toscani. Per un fantino è bello correre in ippodromi grandi come San Siro ma penso sia un'esperienza fantastica montare in corsa davanti al pubblico di Pisa o di Livorno, c'è un calore unico in un ippodromo toscano, una partecipazione speciale alle corse, un affetto che lega la gente non solo ai cavalli ma anche ai fantini, agli allenatori".
E adesso? "Mi piacerebbe molto montare la Coppa del Mare. Quella è un corsa dal sapore unico, sfilare davanti a quella tribuna liberty sotto le luci in una notte d'estate con una marea di gente intorno, le voci, gli occhi degli appassionati, delle famiglie, dei bambini, tutti attorno a questa cosa sentitissima a Livorno e in Toscana. L'anno scorso ho sfiorato il successo, stavolta speriamo di rifarsi. Ma già correrla la 'Coppa' è un'esperienza fantastica per un fantino".
Bonne chance, Sara. E grazie di aver raccontato ai lettori di cavallo 2000 il tuo ritorno.






















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