''Fieracavalli, delusione e tanta amarezza''
Caro Direttore, eccomi a scriverle con molta delusione e amarezza nel cuore nel vedere il tracollo di una fiera come Fieracavalli. La triste realtà, che è emersa in particolar modo in questa edizione, mi ha profondamente amareggiata ma ha rafforzato ancor di più la nostra convinzione riguardo la strada che abbiamo deciso di intraprendere finalizzata al raggiungimento del benessere animale il quale poi si ripercuote positivamente sugli utenti che, all'interno del nostro centro, vengono per trascorrere un'ora assieme ai nostri amici cavalli e cani e poter così beneficiare dell'immenso amore che essi sanno trasmettere.
Siamo fermamente convinti che una corretta preparazione del cavallo a livello sia fisico che mentale, sia la carta vincente per poter avere cavalli che hanno piacere a stare con noi, cavalli che possono affrontare la vecchiaia in ottima forma, cavalli sportivi che risultano poi essere cavalli performanti. Tutti i cavalli è necessario siano amati, accuditi e gestiti come atleti perciò ogni piccolo segnale per noi è importante, sia che si tratti della nostra piccola pony sia che si tratti del cavallo da dressage.
Tutto ciò in Fieracavalli purtroppo non c'è, e forse non vi è mai stato. Non è solo il livello allevatoriale scadente, non è solo la preparazione dei cavalli per le varie discipline effettuata con metodi coercitivi e brutali, è anche l'organizzazione stessa della fiera che non rispetta il benessere animale.
Non è accettabile, a mio umile parere, che l'area box non sia interdetta ai visitatori, non è ammissibile che non vengano create delle "corsie preferenziali" all'interno delle quali i cavalli possano spostarsi da un padiglione all'altro senza dover subire un bagno di folla (ricordando sempre che il cavallo subisce tutto ciò, è una preda che subisce una folla di predatori che per lui sono simili a leoni!). Credo che un'organizzazione migliore potrebbe già cambiare molto le cose. Se solo l'area ove stabulano i cavalli non fosse accessibile ai visitatori e pertanto i cavalli fossero condotti per gli show, aste ecc. all'interno dei ring attraverso corridoi preferenziali su gomma e non su asfalto già sarebbe molto meno stressante per gli animali.
Credo inoltre nella necessità di un controllo veterinario finalizzato al benessere animale, controllo veterinario al momento del tutto insufficiente dal momento che non è eticamente moralmente e fisicamente ammissibile vedere cavalli con bocche dilaniate da morsi a leve, lingue fuori dalla bocca nel vano tentativo di sottrarsi al dolore provocato dal ferro, non è ammissibile vedere catene in bocca, speroni a punta, cavalli con fiaccature da speroni, cavalli sedati all'interno dei box, e molto altro ancora... Credo che a tutto questo sia ora di dire basta... Fieracavalli era una fiera importante per il settore, ora assomiglia più a una sagra di paese della porchetta!
Mi scuso per le mie considerazioni forse forti in merito all'evento, ma ritengo che sia giunto il momento di insistere su un cambio di direzione per quel che riguarda la gestione del cavallo. Nel momento in cui ci si rivolge a principianti, bambini, amatori, se si mostrano loro crudeltà, coercizione e sottomissione loro impareranno che il cavallo è questo, se invece si parla, si mostra e si trasmettono libertà. rispetto, amore, comunicazione, relazione loro impareranno che il cavallo è tutto ciò...
All'interno del nostro centro (www.horsemanship-academy.com), oltre a svolgere attività di riabilitazione equestre e pet therapy , svolgiamo attività con i bambini insegnando loro in primo luogo l'amore e il rispetto per il cavallo, la sua corretta gestione da terra (da subito insegniamo l'importanza di una giusta ginnasticazione fisica e mentale) e solo dopo iniziamo la parte in sella. I bambini imparano il rispetto attraverso la comunicazione.. Sono loro che devono imparare il "cavallese" non i cavalli che devono imparare l'italiano... Ciò vale anche per i nostri ragazzi disabili. I cavalli che ci affiancano nell’attività vivono in paddock e solo la notte rientrano nei box, vivono in gruppi di 2-3, si alternano nel lavoro in modo da non subire carichi di stress troppo elevati, vengono ginnasticati in modo tale che la loro struttura possa supportare un'attività alle volte così pesante, e vengono preparati mentalmente per non subire eccessivo stress.
Cordialmente
FIORENZA SCAGNETTO