Diletta e la cavalla Fiesta, una storia da Libro Cuore
CHI DI NOI non ricorda il primo cavallo sul quale siamo saliti, sospesi tra emozione e incertezza? E’ stato lui che, con infinita pazienza, ci ha insegnato a seguire il ritmo del suo passo, del suo trotto e poi del suo galoppo sopportando le nostre mani troppo rigide e le inevitabili cianconate, è stato lui che silenziosamente ci ha introdotti in un mondo affascinante: quello della misteriosa relazione che lega un cavaliere alla propria cavalcatura. Sto ovviamente parlando dei cavalli “di scuola”, quelli senza il cui contributo nessuno di noi sarebbe mai diventato un cavaliere. Sono sicura che molti di noi, srotolando il gomitolo dei ricordi, si saranno chiesti che fine abbia fatto quel loro primo compagno a quattro gambe e si saranno sentiti assalire da un sottile velo di malinconia.
Una sorta di turbamento che Diletta, una giovane amazzone di undici anni non proverà mai perché lei, del destino di Fiesta del Colle Rosso, la cavalla con cui ha iniziato a montare e di cui si è innamorata, si è fatta parte attiva. Dopo qualche mese che si esercitavano insieme, Diletta si è resa conto che la sua compagna non era più in grado di lavorare e ha subito avvertito il Presidente e i consiglieri della Farnesina (il circolo ippico romano nel quale montava) delle condizioni di salute della cavalla.
Bisognava provvedere ora al futuro di Fiesta e Diletta si è fatta avanti offrendosi di trovare per lei una giusta e onorevole collocazione a riposo. E’ stato così che Amedeo Vittucci ( presidente della Farnesina) insieme al consiglio direttivo hanno deciso di donare Fiesta alla sua piccola amica. Diletta si è messa in moto e venerdì sera un van ha trasportato Fiesta a Campagnano, presso il Centro di Stefano Coata, dove potrà proseguire la terapia assegnatale dal veterinario, pascolare serena insieme agli altri cavalli e soprattutto godere dell’affetto e delle cure della sua piccola amica.
Una gran bella storia, viene da commentare, una di quelle che vorremmo poter scrivere più di frequente sul nostro giornale perché ci racconta quello che è (o forse che potrebbe essere se correttamente stimolato) quell’universo di sentimenti e di emozioni che sanno suscitare i cavalli.
A Diletta solo un piccolo, sommesso suggerimento: al di là del tempo che dedicherà alla cura di Fiesta, continui anche a prendere lezioni di equitazione perché il suo comportamento indica che ha tutte le qualità giuste per diventare una vera “donna di cavalli”!

Diletta e Fiesta del Colle Rosso