Crisi dell'ippica, lettera a Napolitano
L'IPPODROMO DEL GARIGLIANO comunica: "Martedì mattina alle 11.30 a SS.Cosma e Damiano come in tutti i Comuni Italiani dove hanno sede gli Ippodromi si è svolto un pacifico sit in degli operatori ippici che hanno indossato la maglietta "della salvezza", SAVE ITALIAN RACING – SALVIAMO I CAVALLI, quella che per primo ha indossato il fantino più famoso al mondo, il mito vivente Frankie Dettori a Hong Kong, lanciando il messaggio che ora appartiene a tutti ed è diventato vessillo di chi crede che questo mondo abbia diritto di essere rispettato e difeso. E di restare in vita.
"Ad accogliere la delegazione composta da circa 60 ippici Sancosimesi, guidata dall’A.D. dell’Ippodromo del Garigliano Luca D’Angelo, l’Assessore Pietro Falso, delegato dal Sindaco Di Siena a manifestare solidarietà e vicinanza, nonché ad assicurare l’inoltro di una lettera - appello al Presidente Napolitano ed alle Istituzioni competenti.
"Se il governo infatti non si farà carico di promulgare una nuova legge a sostegno del settore ippico, con la ristrutturazione e detassazione della scommessa ippica, tutelandolo dalla costante aggressione delle nuove forme di giochi e scommesse anche virtuali, nonché al contenimento degli spropositati costi dell’Ente pubblico Assi (ex Unire), che negli ultimi anni non ha investito risorse per il rilancio di un comparto che in Italia vanta oltre 50.000 addetti e 90.000 ettari di terreno destinati all’allevamento, dal 1 gennaio appare certa la chiusura di tutti gli Ippodromi Italiani con drammatiche ricadute sul piano sociale ed occupazionale.
"Questa la probabile triste fine di uno sport che ha dato lustro all’Italia nel mondo con campioni come Varenne, Ribot, Tornese, e che ha ben funzionato in autonomia per oltre un secolo, prima di essere devastato dalla cattiva gestione della politica e dai continui valzer di poltrone al Mipaaf, il Ministero di riferimento".





















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