Crisi alla FISE, parla il presidente Paul Gross
LA FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) ha pubblicato sul proprio sito internet il seguente messaggio del presidente avv. Andrea Paul Gross: "Buon anno a tutti. Apro il 2010, che vedrà il movimento equestre celebrare i Mondiali di Lexington, come ho chiuso il 2009: da presidente della FISE in carica, con pieni poteri, in forza dello statuto federale, secondo il mandato che mi è stato affidato tredici mesi fa. E, lo dico senza tentennamenti, con la voglia immutata di condurre in porto il mio programma. Con determinazione, entusiasmo, trasparenza.
"Dopo la pausa natalizia, ho preso atto della decisione autonomamente assunta da sei dei dieci consiglieri che mi hanno accompagnato in questo primo anno di attività. Ho già pubblicamente ringraziato, sul sito federale, tutti quanti hanno lavorato al mio fianco in questo periodo. La situazione che si è creata al vertice della FISE, pur scaturita da scelte individuali, consentirà ora un attento riesame del quadro generale e, nei termini previsti dal nostro statuto, un riassetto dell’organigramma federale che consenta l’allestimento di una squadra più aderente alle motivazioni del programma elettorale.
"Come ho spiegato già alla fine del 2009, pur all’interno di un’attività evidentemente importante nei risultati conseguiti a più livelli, nei tredici mesi che ci siamo lasciati alle spalle si erano manifestati diversi problemi, tanto nell’ambito del Consiglio quanto nella stessa struttura federale. Il 20 dicembre scorso li ho esposti alla riunione dei presidenti dei Comitati regionali, che ne hanno preso atto non solo confermando il pieno appoggio alla mia gestione, ma addirittura producendo un documento con il quale mi invitavano ad adottare qualsiasi soluzione necessaria a rimuovere gli ostacoli sin lì riscontrati.
"Le problematiche che hanno rallentato a vario titolo l’attività non hanno del resto impedito il raggiungimento di traguardi di grande importanza, che ritengo giusto ricordare, sia pure in sintesi.
"LA FEDERAZIONE è tornata innanzitutto a cogliere straordinari risultati sportivi, figli di scelte delicate e coraggiose, come non accadeva da decenni. Abbiamo chiuso il 2009 con il titolo di vice campioni d’Europa nel salto ostacoli e nel completo. E i trionfi colti a Windsor e Fontainebleau, annunciati anche dalla spettacolare vittoria ottenuta a Dublino nell’ultima tappa della Meydan FEI Nations Cup di salto ostacoli, sono stati accompagnati nell’arco della stagione dall’argento e dal bronzo a squadre vinti agli Europei Juniores e Young Riders, dal bronzo individuale Junior conquistato nel salto ostacoli sempre ad Hoofdorp, dai due bronzi a squadre Young Riders e Juniores ottenuti agli Europei di completo, dal bronzo individuale Free Style e Tecnico agli Europei Paralimpici, dall’argento a squadre e dall’argento e bronzo individuali agli Europei di monta da lavoro, dall’argento a squadre agli Europei Mounted Games, dalla strepitosa prova fornita dagli azzurri del reining agli Europei di Kreuth: oro Juniores a squadre, oro e argento Juniores individuale, argento Young Riders a squadre, oro e bronzo Young Riders individuale.
"Non meno importanti, per la Federazione, i risultati colti sotto il profilo dei bilanci. Abbiamo fatto finalmente pulizia nei nostri conti, accertando con chiarezza assoluta l’entità del deficit ereditato dalla passata gestione ed elaborando un piano di risanamento già avviato con successo: per la prima volta dopo moltissimi anni, nella peggiore delle ipotesi, chiuderemo il bilancio 2009 in pareggio, senza il contributo dei Comitati regionali. Parallelamente, abbiamo attivato servizi fondamentali per la base, con l’apertura di uno sportello tributario, conseguenza di una convenzione stipulata con uno studio di specialisti di diritto sportivo e tributario – quello del professor Guido Martinelli – tra i più qualificati del Paese; abbiamo firmato con l’Istituto per il Credito Sportivo, la banca italiana dello sport, un innovativo accordo per la concessione di mutui agevolati per la ristrutturazione dei circoli ippici e addirittura per l’acquisto di pony e cavalli da scuola; abbiamo sottoscritto nuove assicurazioni.
"E ANCORA. Abbiamo promosso il riassetto dell’attività sportiva e di indirizzo nei regolamenti e nella formazione; registrato un significativo incremento dei tesserati e dei circoli affiliati; ricevuto i complimenti della FEI per aver allestito a fine maggio scorso la più bella edizione del concorso di Piazza di Siena degli ultimi vent’anni.
"Alcune cose ovviamente non hanno funzionato, anche a causa dei problemi denunciati. Avevamo ad esempio promesso di favorire la valorizzazione degli istruttori, mettendo mano alla delicata materia delle normative previdenziali. Ma oggettivamente, con parte della nostra struttura impegnata ad avvicinare enti terzi, si è entrati qua e là in contatto con istruttori del tutto avulsi dall’organizzazione federale. Una realtà, questa, che ha nociuto anche al comparto ludico, che in un clima del genere ha fatalmente sofferto ritardi nella progettualità. Contiamo di intervenire su tutto questo, da subito, con grande tempestività e concretezza, raddrizzando la barra, correggendo, sciogliendo sin nelle prossime settimane i nodi che hanno rallentato la nostra attività. Decisi a portare avanti la lettera del programma elettorale, forti delle esperienze maturate in questi mesi, anche a livello personale.
"Ho premesso la ferma intenzione di continuare a farmi carico con nuove energie, e nuove conoscenze, delle responsabilità che derivano dal mandato che poco più di un anno fa mi è stato affidato da oltre il 91 per cento del nostro movimento. La FISE che ho in mente, e che sono certo scaturirà inevitabilmente in questi giorni dalla riflessione di quanti amano senza secondi fini il nostro meraviglioso sport, sarà sempre più attenta a incrementare i successi appena ritrovati, i servizi creati e rilanciati, le agevolazioni per la base, la diffusione dell’equitazione nei suoi valori più alti. Una grande Federazione olimpica, capace di emanare immagine, efficienza, trasparenza. E, ribadisco, sempre più lontana dagli interessi privati, dalla ricerca del business, dai giochi di potere".